Bronte, l’emergenza neve e la vicenda del sale prima assegnato e poi sparito. Il vicesindaco della “Città del pistacchio”, Gaetano Messina, nel tracciare il bilancio dopo 3 giorni di emergenza neve, ringrazia la centrale operativa della Protezione civile di Catania e quella di Bronte, elogia l’impresa locale per aver liberato le strade interne dalla neve, ma non può fare a meno di evidenziare come a livello comprensoriale sia mancato un coordinamento fra i Comuni. Alla fine Bronte sarebbe rimasto con pochissimo sale per le strade. «La Centrale operativa della Protezione civile di Catania –ha affermato il vice sindaco –mi ha informato che stava per inviare un attrezzato mezzo spazzaneve e spargisale già carico con 2.000 chili di sale, più altri 10.000 chili di sale da dividere 5.000 per Bronte e 5.000 per Maletto e Maniace. Spazzaneve e sale sono stati ricoverati a Bronte in un capannone privato al servizio della Città Metropolitana. La domenica mattina però l’emergenza neve ha convinto tutti a far cominciare il lavoro dello spazzaneve a Maletto, dove c’era più neve. Quando siamo riusciti a riportarlo a Bronte non siamo riusciti a caricarlo con il sale a noi assegnato perché nel frattempo la Protezione civile ha dirottato il nostro spazzaneve spargisale, più un altro prima destinato a Zafferana Etnea, a Maniace in piena emergenza neve. Quando i mezzi sono tornati di sale ne era rimasto veramente poco. Anche nel deposito di Maletto era rimasta poca roba. Noi – conclude – che abbiamo l’ospedale comprensoriale e parecchi uffici a servizio dell’intero territorio, siamo stati costretti a fare di necessità virtù e fortunatamente è andata bene, ma certo in parecchie strade siamo stati costretti a far passare solo lo spazzaneve senza poter gettare sale». Per il vicesindaco Messina tutto sommato l’emergenza neve è stata gestita bene, ma conclude: «Ottima l’idea della centrale operativa della Protezione civile di mandarci dei mezzi. I Comuni non hanno fondi per reperire mezzi così attrezzati ed efficienti, ma la prossima volta è necessario che si istituisca un coordinamento sovracomunale sul posto, altrimenti i sindaci rischiano di farsi la guerra fra loro e sarebbe, senza dubbio, una guerra fra poveri». Intanto anche il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi, ha telefonato all’Anas per sapere i motivi che hanno fatto sì che lunedì mattina il tratto Maletto-Bronte della Ss 284 fosse completamente sgombro di neve ed invece quello Maletto-Randazzo praticamente una lastra di ghiaccio.