La notizia che il Cda dell’Anas ha approvato il progetto esecutivo del II lotto del tratto Bronte-Adrano della Ss 284 a 16 anni dall’inserimento nel Piano triennale delle opere pubbliche, provoca sconforto che diventa rabbia di fronte ai paragoni con i tempi di approvazione delle strade del nord Italia. Dati alla mano, per la Ss 38 dello Stelvio in Lombardia il 18 dicembre del 2006 a Milano è stato sottoscritto l’accordo di programma con il Ministero delle Infrastrutture ed il 10 maggio 2007 Anas ha annunciato l’approvazione del progetto. «Il paragone fra la Sicilia e la Lombardia dà l’idea della situazione – ci dice il già senatore Pino Firrarello – ma magari fossero passati solo 16 anni per approvare il progetto di questa strada. In verità ne sono passati molti di più. Un primo finanziamento sono riuscito ad ottenerlo dal ministro Gullotti intorno al 1976. Altri due finanziamenti li ho ottenuti in tempi diversi dai ministri Scalia e Di Pietro, fino all’ultimo, quello attuale, concesso da Raffaele Fitto. Le colpe di tanti ritardi non sono tutte siciliane, anche se quelle della nostra burocrazia sono la maggior parte. Se potessi ritornare indietro, chiederei l’indipendenza della Sicilia da Roma, almeno così le colpe sarebbero solo nostre». «Io – afferma l’on. Angela Foti del M5S – ho sempre ben studiato i rapporti che evidenziano un’Italia a due velocità. Un gap che coinvolge non solo il settore delle infrastrutture, ma altri settori dello Stato. Abbiamo chiesto e ottenuto dal presidente Musumeci la dichiarazione dello stato di “emergenza viabilità” ed adesso il Ministero creerà una struttura commissariale che si occuperà di tutte le mostruose vicende siciliane, come quella che avete raccontato voi. Da un ventennio al nord ed al centro si è investito, mentre dai noi no a causa della mancata volontà politica». «A noi è sempre stato a cuore la realizzazione di quest’opera nel più breve tempo possibile – afferma l’on. Anthony Barbagallo del Pd – al di là delle dichiarazioni di rito è facilmente documentabile che con il centrosinistra al governo regionale e nazionale l’opera è stata finanziata. Sui tempi vi dico che questa è una terra difficile: ci vuole maggiore rigore nella velocità di tutti i passaggi burocratici».
«Voi scrivete 16 anni – chiude l’assessore regionale Marco Falcone – ma io vi dico che se non ci fossero state pressioni inenarrabili i tempi sarebbero stati più lunghi. Il 26 scorso ho spiegato a Massimo Simonini, amministratore delegato Anas, che questo progetto aveva atteso già troppo. Il problema sono le autorizzazioni, le varie verifiche e validazioni prima dell’approvazione. Sappiate che l’iter di approvazione del progetto della 284 non è concluso. Ci vorrà altro tempo. L’Anas lo ha annunciato perché incalzata dal governo Musumeci, ma ancora gli elaborati devono essere inviati al “Direttore generale delle strade” per l’approvazione. Solo dopo l’Anas potrà procedere». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 06-02-2019