Gli allevatori del versante nord dell’Etna e dei Nebrodi, in stato di agitazione per il taglio delle indennità ritenute fondamentali per competere e rimanere sul mercato, tirano un sospiro di sollievo e ripongono, momentaneamente, l’ascia di guerra. Dopo la protesta del 19 febbraio scorso, attendevano che i sindaci di Randazzo e Maniace (Francesco Sgroi e Nino Cantali) si facessero portavoce delle loro richieste nei confronti della Regione. Aspettavano che i sindaci riuscissero non solo a far nuovamente inserire nella programmazione regionale le “indennità compensative”, fino a qualche anno fa elargite agli allevatori che operano nelle difficili condizioni di montagna, ma anche i sussidi previsti da “Natura 2000” a favore di chi opera in territorio vincolati paesaggisticamente come le zone Parchi, Sic o Zps. Senza considerare che gli allevatori lamentavano il fatto che la Regione era indietro nei pagamenti di queste indennità addirittura dal 2015, contribuendo ad aggravare una crisi accentuata da un mercato dove latte e prodotti primari, esattamente come in Sardegna, vengono pagati dai commercianti o dai caseifici a costi irrisori. E Sgroi e Cantali a Palermo ci sono stati davvero. Entrambi sono stati ricevuti dall’assessore regionale all’Agricoltura Eddy Bandiera. Un colloquio schietto e breve che alla fine è servito per convincere la Regione siciliana ad aiutare l’agricoltura e dalla zootecnica di montagna. «Abbiamo subito chiesto –ci dice il sindaco di Randazzo Sgroi – lo stato di avanzamento dei pagamenti dei fondi “Natura 2000”. Abbiamo avuto assicurazioni che in giornata sarebbero state liquidate diverse istanze di finanziamento presentate dagli allevatori. E così è stato. Sono state liquidate 28 pratiche a Randazzo e 29 a Maniace». Gli allevatori, però, chiedevano certezze per il futuro che diventa difficile senza quelle indennità che aiutino l’agricoltura e la zootecnica di montagna. «Le prospettive sono buone. – continua Sgroi – l’assessore è, come noi, convinto della necessità di tutelare le attività agricole e zootecniche della montagna. Non a caso ci ha assicurato che quest’anno tornerà l’indennità compensativa per le aree montane cui fanno parte sia Randazzo che Maniace. Ma non solo l’assessore ci ha assicurato che è intenzione del Governo regionale pubblicare i bandi a favore di chi produce biologico, dando priorità alle aziende che si trovano nei Parchi, nelle zone di interesse ambientale e genericamente in montagna. Per quanto sentito non potevamo che sentirci soddisfatti. L’agricoltura e la zootecnica delle nostre zone possono essere considerate salve». E l’assessore Bandiera ha anche annunciato la volontà di far visita ai territori di Randazzo e Maniace per rendersi conto di persona delle realtà agricole e zootecniche del territorio e rassicurare gli allevatori. Inoltre, ha preannunciato che presto la Regione pubblicherà diversi bandi che permetteranno alle aziende di investire, ottenendo finanziamenti per realizzare infrastrutture. Saranno magari utili per migliorare la produzione o perché no allungare o completare la filiera produttiva e sottrarsi dalle grinfie di un mercato che gli allevatori hanno definito “drogato” dalla vendita di prodotti industriali a basso costo. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 02-03-2019