Quarantadue soggetti considerati svantaggiati di Bronte, che già beneficiano o che hanno beneficiato del “Reddito di inclusione” faranno per 6 mesi tirocinio in alcune aziende locali per reinserirsi nel mondo di lavoro grazie al “Tirocinio extra curriculare”. Lo prevede un progetto a valere sul “Pon inclusione”, il programma del Ministero del Lavoro cui il Comune di Bronte, in qualità di Ente capofila del Distretto socio sanitario, ha partecipato. Il progetto prevede all’interno del “Reddito di inclusione” diverse azioni, una di queste è proprio il “Tirocinio extra curriculare” che consente ad disoccupati di fare esperienza lavorativa nelle imprese percependo un piccolo reddito, nella speranza che questo serva per far acquisire loro competenze.
Ed a Bronte il progetto è stato presentato nel Palazzo di Viale Catania del Comune dove hanno sede i Servizi sociali. Presenti il sindaco, Graziano Calanna, il dirigente dell’Ufficio Affari sociali Biagio Meli, la dottoressa Tiziana Tardo, gli assistenti sociali e gli esperti che hanno curato il progetto. Con loro diverse imprese locali che hanno partecipato alla selezione per accogliere i tirocinanti.
“Abbiamo partecipato al bando del Ministero – ha affermato il sindaco Graziano Calanna – perché questo progetto è uno dei modi attraverso cui si attua in pieno Reddito di inclusione, ovvero la misura di contrasto alla povertà che prevede non solo sostegni di natura economica, ma anche attività come questa. L’obiettivo è realizzare le condizioni per un pieno inserimento nel tessuto sociale e lavorativo dei tirocinanti, grazie ad un progetto personalizzato curato da una “equipe multidisciplinare” composta da operatori dei servizi sociali”. E ad aggiudicarsi la gestione del servizio a Bronte è stata la Cooperative Iride con il partner “Consorzio Idea Agenzia per il lavoro” che ha curato tutto l’aspetto amministrativo. Già 10 dei 42 tirocinanti sono stati avviati al lavoro. “Alla fine – conclude il sindaco – l’augurio è che il tirocinante acquisisca quelle competenze che gli permetteranno di trovare un lavoro più stabile”.