Da decenni promesse tante, almeno quanto le richieste, ma i servizi offerti dall’Asp 3 di Catania nell’ex ospedale di Randazzo restano minimi, anzi a sentire i residenti fin troppo insufficienti. Nell’ex ospedale di Randazzo trovano posto un Pte (Punto territoriale di emergenza) con un’ambulanza, una Guardia medica, alcuni ambulatori e una Rsa (Residenza sanitaria assistita). Da sempre Randazzo chiede almeno la seconda ambulanza che, forse, tempo fa avrebbe salvato la vita a 2 ragazzi vittime uno di un incidente stradale e l’altro di uno domestico. Di fronte a queste disgrazie politici e tecnici hanno promesso il loro robusto intervento. La realtà è che i servizi sono rimasti gli stessi, se non sono peggiorati. Poi, dopo il silenzio più assoluto, nel marzo del 2017 la politica locale, attraverso un documento ufficiale, ha chiesto all’Asp 3 di Catania di ripristinare nell’ex ospedale di Randazzo i posti della Rsa ridotti da 31 a 16, di istituire un modulo di “Hospice” con 8 camere e 16 posti letto, di mantenere il servizio di Pte (Punto territoriale di emergenza) con 2 ambulanze invece che con una e di potenziare la rete ambulatoriale con particolare riguardo agli ambulatori di Cardiologia, Diabetologia e Ortopedia. Una richiesta fatta forse quasi per dovere, perché immaginare che nulla sarebbe cambiato era fin troppo semplice. E in questi due anni, infatti, è rimasto tutto uguale, anche se l’edificio è stato aggetto di lavori di ristrutturazione, il Pte è rimasto ed i posti letto della Rsa si dice che dovrebbero tornare 31. Il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, accompagnato dall’assessore Maria Mancuso e dal dott. Antonio Salanitri, si è recato all’Asp per essere ricevuto dal direttore generale, che oggi è il commissario Maurizio Lanza. Un incontro interlocutorio con il sindaco che il prossimo 29 aprile consegnerà a Lanza un documento con l’elenco dei servizi che si ritiene utile istituire o potenziare a Randazzo: «Abbiamo parlato – ci spiega Sgroi – di ambulatori e personale della Rsa. Da noi mancano medici e personale. Abbiamo anche parlato di un possibile ambulatorio di Urologia e del Pte che, anche se non raggiunge il numero di accessi previsti dalla legge, operando in periferia, deve rimanere. Devo dire di aver raccolto la disponibilità del commissario Lanza ad assecondare le richieste che presenteremo il 29». Ed in tanti sperano che qualcosa cambi perché in effetti i servizi dell’ex ospedale di Randazzo meritano un potenziamento, a cominciare dalle attrezzature dei laboratori che in tanti sostengono essere vetuste ormai da decenni, nonostante le promesse effettuate durante un incontro svolto nella sala consiliare del Comune ormai quasi 2 anni fa alla presenza del presidente della VI commissione regionale ai Servizi sociali e sanitari, on. Giuseppe Digiacomo. Ma il problema più importante rimane la presenza della seconda ambulanza nel Pte, tanto richiesta dalla popolazione, ma mai assegnata. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 07-04-2019