«No ad utilizzare gli infermieri dei reparti per sopperire alla carenza di personale nel Pronto soccorso dell’ospedale di Bronte». Lo sostiene l’Associazione italiana assistenza consumatore Europeo (Aiace), già da tempo schierata contro la rete ospedaliera siciliana ed il declassamento dell’ospedale di Bronte. L’associazione, tramite l’avv. Giuseppe Gullotta, ha inviato una lettera al direttore generale dell’Asp 3 Maurizio Lanza, contestando la sua disposizione di servizio che chiede agli infermieri delle Unità operative dell’ospedale di intervenire in caso di necessità al Pronto soccorso. «Perviene notizia – si legge nella missiva – che la cronica carenza di personale infermieristico presso la sede del Pronto soccorso sarà compensata attraverso una recente disposizione di servizio, con l’utilizzo di personale infermieristico in turno presso le altre Unità operative. In sostanza, il personale infermieristico, in turno presso i reparti, in caso di necessità e urgenza, deve lasciare il proprio reparto, per garantire l’accompagnamento e l’assistenza dei pazienti che devono essere trasferiti in altri presìdi ospedalieri.
Ma vi è di più. Nel caso si verifichi una urgenza nel reparto rimasto “scoperto” dall’infermiere “prestato” al Pronto soccorso, dovrà chiedere supporto al personale infermieristico in servizio in altri reparti. Tutto ciò è intollerabile, la invitiamo a voler disporre gli opportuni accertamenti del caso ed annullando qualora posto in essere, il citato ordine di servizio». Gullotta aggiunge: «L’infermiere deve svolgere le proprie mansioni lavorative, solo nell’Unità operativa nella quale è stato assegnato. La cronica carenza di personale al Pronto soccorso, deve essere sopperita con assunzione di altro personale». L’Associazione conclude: «Qualora si venga a conoscenza di gravi fatti, informerà le autorità giudiziarie per gli opportuni accertamenti del caso». P. Z Fonte “La Sicilia” del 07-05-2019