Si riferiscono solo all’ampliamento dei servizi offerti dal Poliambulatorio e dalla Rsa (Residenza sanitaria assistita) le richieste del sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, all’Asp 3 di Catania per migliorare i servizi nell’ex ospedale di Randazzo. Chi da anni attende che venga istituita a Randazzo una seconda ambulanza, per ora dovrà rassegnarsi. Dopo l’incontro avuto a Catania con il commissario dell’Asp, Maurizio Lanza, infatti, il sindaco Sgroi ha redatto l’elenco di ciò che servirebbe per offrire, anche in quel che è rimasto dell’ex ospedale di Randazzo, servizi adeguati. E l’elenco è cospicuo. Per il sindaco nel Poliambulatorio, dove sono attivi gli ambulatori di Cardiologia, Dermatologia, Diabetologia, Geriatria, Neurologia, Oculistica, Odontostomatologia e Fisiatria, è necessario aumentare le ore di Diabetologia e Oculistica e di istituire gli ambulatori di Ortopedia, Chirurgia, Urologia, Nefrologia, Pneumologia e Angiologia con Ecocolor doppler. Ambulatori che dovrebbero essere dotati di attrezzature fra cui un misuratore computerizzato per le funzioni visive ed una cabina audiometrica. Ed infine la possibilità di effettuare a Randazzo l’elettromiografia spesso richiesta da fisiatri ed ortopedici, ma assente nel territorio. Per la Rsa, invece, si richiedono 2 fisioterapisti, un geriatra e 6 ausiliari. Infine il sindaco ritiene auspicabile la realizzazione di un modulo di Riabilitazione motoria con un dirigente medico con altri 2 fisioterapisti, oltre a letti monitorizzati dotati di tutto il necessario.
Il sindaco, infatti, evidenzia come le Rsa pubbliche come quella di Randazzo siano diverse da quelle private. Spesso, infatti, ospitano pazienti provenienti dagli ospedali per acuti e non sono autosufficienti. Per questo hanno bisogno di letti adeguati. Per finire il mantenimento certo della Radiologia. «Per l’emergenza urgenza –spiega il primo cittadino – abbiamo già affidato i lavori per la realizzazione dell’eli – superfice notturna all’interno del demanio Sciarone. Ritengo che per migliorare l’emergenza urgenza dobbiamo avvicinare Randazzo ai centri catanesi e si può fare solo con l’elisoc – corso». Il sindaco non ritiene che sia questo il momento per chiedere la seconda ambulanza al Pte, tanto richiesta dalla popolazione che piange la morte di almeno 3 giovani che non hanno ricevuto soccorsi tempestivi perché l’unica ambulanza era impegnata in un altro soccorso: «In passato è stato fatto l’er – rore di chiedere tutto per poi non avere niente. Riteniamo che dotando la città di un’elisuperfice notturna abbiamo fatto un grosso passo in avanti.
E a Catania, non a Bronte che dobbiamo arrivare presto in casi di emergenza». L’elenco delle cosa da fare è stata inviata al commissario dell’Asp Maurizio Lanza che il sindaco Sgroi ringrazia. «Già il 13 maggio ci riuniremo nuovamente a Catania». E tutta Randazzo attende l’esito di questo incontro. I servizi ambulatoriali e quelli della Rsa sono importanti, come importanti sono quelli dell’emergenza-urgenza. Gli uomini del 118 sono sempre pronti e disponibili, ma quando vanno a soccorrere una signora anziana con la pressione alta temono sempre di venire chiamati per un’emergenza più grave. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 07-05-2019
I “RESTI” DELL’OSPEDALE – Un tempo quello di Randazzo era un ospedale completo. Oggi vi rimane ben poco con la popolazione costretta difendere a denti stretti i pochi servizi che offre, ovvero il Poliambulatorio, la Guardia medica, Punto di primo intervento e l’ambulanza del 118 e la Rsa con 16 posti letto che sulla carta dovrebbero tornare 31. Ma i problemi nell’ex ospedale di Randazzo sono altri. Da anni si chiede invano un servizio di emergenza urgenza migliore e più efficace di quello attuale.
GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 07-05-2019