Replica la dirigenza dell’Asp 3, in merito alla rottura della Tac di Bronte, avvenuta lo scorso 8 maggio. Il dr. Scala e il dr. Ricceri, smentiscono il guasto, ma nello stesso tempo confermano che oggi il tubo radiogeno sarà sostituito in via preventiva, segno che qualcosa di anomalo c’è stato. La notizia del guasto, o meglio di un fermo della Tac, è stata confermata da fonti certe. Tra l’altro, negli ultimi periodi i guasti dell’importante strumento sono stati continui. Chi scrive non vuole assolutamente destare allarmismi, né criticare l’opera – to del personale sanitario che con immensi sacrifici assicura assistenza alla popolazione, ma è certo che quello che succede ultimamente all’ospedale di Bronte, è degno di attenzione, visto che serve un bacino di oltre 50 mila utenti, ed è tra i più distanti dai grossi centri. Il dr. Salvatore Scala, direttore medico dell’Ospedale di Bronte dichiara: «La Tac dell’Ospedale di Bronte è funzionante. Nessun guasto, quindi. Non si comprendono le ragioni della diffusione di notizie non vere che, oltre a procurare allarmismo nella popolazione e determinare responsabilità per interruzione di pubblico servizio, non danno il giusto e doveroso riscontro per le attività che si stanno, invece, portando avanti. Nella giornata di oggi, infatti, la ditta manutentrice sostituirà, in via preventiva, il tubo radiogeno. I lavori saranno ultimati in giornata». Anche il dr. Vincenzo Ricceri, direttore del Dipartimento di Radiodiagnostica, conferma che a breve Bronte dovrebbe avere una nuova Tac: «La Direzione ha disposto, così come noto attraverso gli organi di stampa, l’acquisizione della nuova Tac. Il capitolato tecnico per l’acquisto è stato già definito. La nuova Tac per Bronte sarà a 64 strati, fra le migliori sul mercato, simile a quelle in dotazione agli Ospedali di Acireale, Biancavilla e Paternò. Le procedure saranno ultimate, presumibilmente, entro quattro mesi». LUIGI SAITTA