Fra i tanti problemi che logorano l’ospedale di Bronte, certo questo non è il più grave. Può essere causa, però, di disservizi anche gravi e per questo non è da sottovalutare. Da anni i campanelli di emergenza nei reparti non funzionano. Fortuna che spesso i pazienti sono accompagnati da parenti durante la notte che avvertono gli infermieri, altrimenti sarebbero guai. Un problema più volte segnalato, ma fino ad oggi mai risolto. Eppure l’Asp 3 di Catania, in passato, ha ricevuto le opportune segnalazioni. Solo adesso, grazie all’interessamento del commissario Maurizio Lanza, qualcosa si muove. L’Asp ha affrontato l’argomento e si sta cercando di individuare una soluzione. Sembrerebbe che a non funzionare sia la centralina dell’intero impianto il cui costo si aggira intorno ai 60 mila euro.
E l’Asp oggi sembra intenzionata a trovare una soluzione anche per questo, visto che l’Asp 3 di Catania per l’ospedale di Bronte deve affrontare più di un problema a causa delle disattenzioni del passato. Uno dei più importanti è la carenza di personale. Si pensi che nel Pronto soccorso dell’ospedale di Bronte dovrebbero operare 23 infermieri, invece in servizi ve ne sono 16. Ma la carenza di personale, si sa, è caratteristica dell’intera Asp. Il vero problema dell’ospedale di Bronte resta la ripresa dei lavori fermi da anni. Era il 18 dicembre 2006 quando i lavori di ristrutturazione furono consegnati all’impresa che dopo poco tempo fu commissariata. Fonte “La Sicilia” del 16-05-2019