Torna alla ribalta il tema sicurezza, nella piccola Maletto, dopo l’ennesimo incendio, in cui i vigili del fuoco volontari del locale distaccamento non sono potuti intervenire per mancanza di idonei veicoli per il soccorso. Veniamo ai fatti. Erano le 10 circa, quando una Volkswagen Golf in sosta in via del Palmento ha improvvisamente preso fuoco. La vettura era in discesa e le fiamme si sono sprigionate dal vano motore. Subito è stato dato l’allarme, ma sul posto è stata inviata una squadra di vigili del fuoco di Randazzo, in quanto il locale distaccamento, da qualche giorno è sprovvisto del normale mezzo antincendio, dirottato al distaccamento di Riposto, rimasto senza mezzi per guasti.
Le fiamme sono state attutite dall’intervento tempestivo di un volontario vigile del fuoco di Maletto che ha un esercizio commerciale a pochi passi dall’incendio. Prima con un estintore e poi con un tubo dell’acqua è riuscito a far sì che le fiamme non si propagassero, ma purtroppo non ha potuto impedire che la macchina a causa delle fiamme è scesa di circa dieci metri, andando a sbattere contro la porta di un garage, al cui interno vi erano un’altra auto e delle persone. Il panico è stato totale, la gente impaurita per un probabile scoppio della vettura è scappata, mentre il vigile con il tubo riusciva a limitare i danni ed a evitare che le fiamme attaccassero l’abitazione. Dopo interminabili minuti di attesa, è giunta sul posto la squadra di Randazzo, guidata da una pattuglia di carabinieri di Maletto, che in pochi minuti ha completato lo spegnimento entrando nell’abitazione grazie alle maschere e alle bombole di aria, per fare uscire tutto il fumo accumulato.
Il sindaco di Maletto, messo al corrente della situazione, ha dichiarato: «Quanto successo è intollerabile, il nostro piccolo Comune da vent’anni paga le spese per mantenere il distaccamento di Maletto, che oltre al nostro Comune serve l’intero comprensorio e in estate anche parte della Provincia. Ultimamente, oltre a luce, telefono, acqua e riscaldamenti, ci siamo fatti carico anche delle spese per internet, necessario per le nuove tecnologie di soccorso, e delle pulizie del distaccamento che da mesi il Comando non assicura più per tagli alle spese. Noi facciamo il nostro, ma gli altri Enti devono fare altrettanto assicurando che ci siano mezzi e uomini necessari. Oggi scriverò al prefetto e a chi di competenza, se necessario anche al ministro, per avere le necessarie delucidazioni e garanzie». R. P. Fonte “La Sicilia” del 22-05-2019