Dopo aver chiesto lo stato di calamità naturale alla Regione siciliana per salvare la raccolta del pistacchio dop di Bronte, caduto anticipatamente dalle piante a causa del forte vento di domenica scorsa, il sindaco Graziano Calanna e l’assessore alle Politiche agricole Giuseppe Di Mulo hanno deciso di scrivere anche al ministro alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, chiedendo al Governo di intervenire. Ma non solo, hanno inviato una seconda missiva al presidente della terza commissione regionale alle Attività produttive, Orazio Ragusa, affinché vengano ascoltati in commissione. «Non dobbiamo lasciare nulla di intentato – afferma Calanna – buona parte della produzione è in ginocchio. Ho visto con i miei occhi un letto di pistacchio per terra e le piante quasi spoglie. Ricordo a tutti che già due anni fa la produzione è stata limitata dal maltempo e tutti i produttori speravano in quest’annata». Per questo, oggi l’assessore Di Mulo andrà in missione a Palermo: «Con il sindaco abbiamo chiesto di essere ricevuti dall’assessore regionale Edy Bandiera che ha subito accolto la nostra richiesta. All’assessore racconterò cosa è accaduto». E da Palermo qualcosa si muove.
Anche il deputato regionale Anthony Barbagallo con un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore regionale all’Agricoltura, chiede la dichiarazione di stato di calamità naturale. «L’oro verde di Bronte – afferma – rischia di subire pesanti conseguenze, con una sensibile flessione della produzione. Le raffiche di vento e le violente grandinate degli ultimi giorni hanno provocato un danno incalcolabile per i produttori che peraltro non hanno stipulato un’apposita copertura assicurativa a causa dell’elevato costo dei premi. E’ indispensabile – conclude Barbagallo – attivare tutte le misure a sostegno di un comparto di notevole importanza per l’economia siciliana». Fonte “La Sicilia” del 29-05-2019
BRONTE: IMBRATTATO L’INGRESSO DELL’ASILO
Imbrattato di vernice l’ingresso dell’Asilo comunale di via Guido Reni. Qualcuno ha pensato di scrivere per terra la scritta “Vivo la mia vita un quarto di miglio alla volta” tratta dal film “Fast and Furious”. Poi non contento ha scavalcato la recinzione dell’ingresso posteriore e, aiutandosi con una formina, ha dipinto tanti esagoni sul tappeto di erba sintetica del parco giochi. Il sindaco Graziano Calanna e l’assessore Chetti Liuzzo hanno condannato il gesto e segnalato l’accaduto ai carabinieri. Fonte “La Sicilia” del 29-05-2019