C’è un pezzo di Sicilia che piace all’Europa, perché capace di progettare ed utilizzare le tante risorse che l’Unione Europea mette a disposizione. Un pezzo di Sicilia così in netta controtendenza rispetto a quella che restituisce i fondi a Bruxelles, da meritarsi il titolo di “Best practice” che l’Europa riserva a coloro che sono da “esempio” e che meglio degli altri riescono a utilizzare le risorse europee. Parliamo della Ferrovia Circumetnea che fino a qualche decennio fa era simbolo di arretratezza e che oggi invece conduce un intero territorio verso il rilancio dell’immagine siciliana. La Fce, infatti, pian piano sta per trasformarsi da Ferrovia storica alla metropolitana più estesa che conosciamo, per collegare, con servizi veloci, Adrano con l’aeroporto di Catania, con ricadute positive per l’intero versante nord ovest del Vulcano.
E a dirlo è il Comitato di Sorveglianza del Po Fesr Sicilia 2014-2020, riunito da due giorni a Catania per volontà del presidente Nello Musumeci. Il Comitato solitamente si riunisce a Palermo per vigilare sull’andamento dei programmi comunitari. In occasione dell’ennesimo finanziamento europeo di 478 milioni di euro, che la Ferrovia Circumetnea è riuscita ad ottenere con la programmazione 2016/2020 per completare l’appalto di ben 550 milioni del nuovo tratto di metropolitana piazza Stesicoro-aeroporto, Musumeci ha ritenuto che fosse il caso che la Commissione si riunisse a Catania.
Ed allora cosa di meglio se non far viaggiare i commissari sulla “Littorina” storica, la famosa Aln 56 del 1937, anche per far loro visitare lo “Spazio espositivo” che la Fce ha realizzato all’interno del deposito ferroviario della Stazione di Bronte. Uno “spazio” che è un misto tra magia, storia e nostalgia, con la vecchia locomotiva a vapore “Mascali”, prodotta nel 1894 e la stessa “Aln 56”, in bella vista e raccontate nelle pagine del nostro giornale, anche loro protagoniste di questo vero e proprio museo. E ad accogliere la Commissione di sorveglianza il direttore generale del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, già gestore della Fce, Virginio Di Giambattista, insieme con il direttore generale, ing. Salvatore Fiore. Presenti anche il vice sindaco di Bronte, ing. Gaetano Messina con gli assessori Chetti Liuzzo ed Ernesto Di Francesco. «Siamo molto soddisfatti per quello che abbiamo visto e che si realizzerà – ha affermato il dott. Alessandro De Pasquale della Commissione Europea – siamo quasi all’inizio di lavori che vedranno realizzare forse la metropolitana più estesa in Italia. Le ricadute positive saranno per tutto il territorio. Adesso l’auspicio è che tutto possa essere completato entro il 2023». «L’atteggiamento della Commissione europea nei nostri confronti ci inorgoglisce e ci conferisce prestigio – ha affermato l’ing. Fiore – un risultato che si ottiene grazie ad un lavoro di squadra, con il contributo dei Dipartimenti delle Infrastrutture e Trasporti e della Programmazione della Regione siciliana, oltre che dell’Università di Catania e dell’Avvocatura dello Stato». Il commissario Di Giambattista guarda già oltre: «Il momento è delicato – ha affermato – e questa giornata è stata utile anche per coinvolgere in una interazione di obbiettivi la Regione ed il Comune di Catania. La Regione per l’approvazione della variante urbanistica del tratto fino a Paternò, mentre il Comune per riprendere con noi il discorso sull’integrazione dei servizi di trasporto». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 19-06-2019