Quando il 4 giugno scorso arrivò in Senato un corposo report dell’Anas che fu ironicamente soprannominato “Il blocca cantieri”, in tanti ricordarono lo sfogo del presidente Nello Musumeci convinto che sconfiggere “certa” burocrazia in Sicilia era difficilissimo. Il report, infatti, annunciava che in Sicilia 13 opere stradali, finanziate e definite “appaltabili” per un importo di un miliardo e 519 milioni, erano state congelate. Un dramma non da poco per la carente ed anacronistica rete stradale siciliana che non aveva risparmiato i pendolari del versante nord ovest dell’Etna. Fra le strade il cui appalto era stato “congelato”, infatti, c’era anche il secondo lotto della Ss 284 fra Bronte ed Adrano. Per la gente sfumava un sogno e contemporaneamente prendeva sempre più campo l’idea che dello sviluppo delle aree interne interessava poco e niente a nessuno, come dimostravano anche i ritardi nell’appaltare i lavori della strada Stuara – Santa Venera”, che collega l’abitato di Bronte con il territorio di Maletto. Anche questa strada, infatti, era stata finanziata i primi giorni di aprile con ben 4 milioni e 800 mila euro ed ancora è senza una gara d’appalto pubblicata. Se il 4 giugno quindi può definirsi un giorno infausto per la mobilità etnea, l’1 luglio però può essere ricordato come quello del riscatto. Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, infatti, annuncia che a seguito di numerose interlocuzioni con Marco Falcone, assessore regionale alle Infrastrutture ed alla Mobilità, il problema per entrambe le strade era stato risolto.
E l’assessore Falcone conferma: «Samo in dirittura d’arrivo – dice – Noi per la Ss 284 avevamo messo in campo ben 12 milioni di euro grazie a dei residui derivanti dalla strada Agrigento-Caltanissetta, previsti in un vecchio accordo quadro. Purtroppo l’Agenzia per la Coesione territoriale sta tardando a fornire il proprio parere. Spero che lo dia entro giovedì. Se non dovesse farlo, vi assicuro che la Regione siciliana, lunedì prossimo, anticiperà le somme necessarie per consentire all’Anas di pubblicare la gara d’appalto entro il 15 luglio». Cosa aveva bloccato l’iter burocratico del secondo lotto della Ss 284 quindi è facile capirlo. Il progetto esecutivo della nuova strada, in linea tecnica, era stato approvato dall’Anas nel febbraio del 2019. Costo complessivo dell’intervento ben 66 milioni di euro previsto nel “Contratto di programma 2016-2020. L’avvio della Gara d’appalto però era condizionata al reperimento di 12 milioni di euro dal bilancio dell’Anas che per procedere aveva bisogno dell’approvazione dell’Agenzia per la Coesione territoriale che ritarda a fornire il parere. L’idea dell’assessore Falcone quindi è quella di anticipare le somme, per poi riprenderle ad approvazione avvenuta. Falcone annuncia anche che per la strada interna “Stuara – Santa Venera” i problemi sembrano essere tutti risolti: «Abbiamo accelerato l’iter di pubblicazione della gara d’appalto anche per questa strada – aggiunge infatti –Abbiamo anche fissato la data del 5 agosto per la pubblicazione, ma credo che questa slitterà di qualche giorno. Presto saremo più precisi».
E la notizia ha fatto scoppiare l’ottimismo a Bronte: «Era quello che volevamo sentire – afferma il sindaco Graziano Calanna – Il rifacimento della Ss 284 avvicinerà un intero territorio all’Area metropolitana e renderà giustizia alla mobilità di un’intera zona. La strada Stuara – Santa Venera inoltre renderà sicuro il transito verso tante aziende agricole». «Ringrazio Marco Falcone – ha aggiunto l’assessore del Comune di Bronte Giuseppe Di Mulo – per aver compreso l’importanza dell’ammodernamento della Ss 284 e della messa in sicurezza della Stuara – Santa Venera». E se gli automobilisti non vedono l’ora che questi lavori si completino, in tanti aspettano l’apertura dei cantieri come l’occasione per trovare lavoro, perché in momenti di crisi questi lavori rappresentano una boccata d’ossigeno. Ed allora vediamo entrambi i lavori. Per la Ss 284 si realizzerà una strada categoria C1, con una carreggiata di 10,5 metri. Per la Stuara Santa Venera, si metterà in sicurezza una frana secolare. Fonte “La Sicilia” del 02-07-2019