Si prova un gran senso di desolazione, passando davanti al capannone distrutto dalle fiamme lo scorso lunedì sera, di una ditta addetta alla lavorazione e trasformazione del pistacchio in via Palermo a Bronte. Enormi i danni, con l’intero stabile di circa 300 metri completamente annerito, porte e finestre distrutte, oltre ai tanti materiali, di cui anche alcuni quintali del prezioso frutto, oltre a cartoni e accessori per il confezionamento e i macchinari per la lavorazione, di cui è rimasto ben poco. Incalcolabile il danno economico per una azienda giovane, che si stava facendo strada nel settore. Ancora in corso le indagini per risalire alle probabili cause.
Ma nulla trapela dalle indagini eseguite dai carabinieri della locale Stazione e dal sopralluogo dei tecnici dei vigili del fuoco che, dopo l’incendio, hanno dichiarato inagibile lo stabile. Al momento dello scoppio dell’incendio, il capannone era deserto, con gli operai che erano andati via da poco. Non è molto chiara la dinamica, che forse escluderebbe il dolo, e potrebbe essere stato causato accidentalmente. Di sicuro c’è che una azienda giovane e che stava ritagliandosi uno spazio nel settore, adesso dovrà ripartire da zero. Fonte “La Sicilia” del 04-07-2019