Anche se l’estate brontese deve ancora cominciare, visto che finora tranne qualche saggio di scuole di danza non ci sono stati spettacoli o serate organizzate dal Comune, la protesta di alcuni residenti del centro storico arriva puntuale ogni estate. Con problemi vecchi e mai risolti. La zona interessata è quella del “Catoio” e le vie adiacenti piazza Rosario. Zone poste in pieno centro storico a Bronte, spesso punto di riferimento dei giovani che passano nei locali della zona le loro serate. Le lamentele sono tante, e aspettano risposte da chi ha competenza in materia. Nella zona, nell’antico palazzo Fiorini, ha sede la Pro Loco di Bronte, che l’altra mattina, insieme a delle foto molto eloquenti, che immortalano i rifiuti lasciati davanti alla porta dell’associazione, ed anche in una pianta appesa, ha messo questo piccolo post sulla sua pagina Facebook: «Questo è ciò che troviamo, regolarmente, all’apertura domenicale della Pro Loco. Avremmo voluto scrivere un lungo post per sensibilizzare i responsabili, ma le immagini sono già abbastanza eloquenti. Buona domenica». Poche parole, ma che esprimono la rabbia e l’amarezza per come viene maltrattata una zona storica e molto suggestiva di Bronte.
«Zona Catoio, non se ne può più. Abito in zona Catoio, ho cercato casa in questa zona perché avevo bisogno di tranquillità, vengo da fuori, e faccio un lavoro un po’ movimentato. Nessuno mi aveva parlato del Catoio. Non voglio prolungarmi. Davanti a casa mia è un porcile, stazionano ragazzi e ragazze minorenni per 20 ore su 24, facendo i loro porci comodi, fumando in continuazione (forse anche spinelli) e bevendo prosecco a non finire. Arriva la sera, pensi di poter riposare un po’ e invece no. Una marea di gente che iniziando dalle 21 fino alle 6 del mattino, mette in mostra la maleducazione che sicuramente hanno appreso dalle loro famiglie. Lo spiazzo antistante casa mia diventa un orinatoio, un posto dove fare un po’ di sesso, una discarica a cielo aperto che tocca pulire a me tutti i giorni, perché i netturbini forse non sanno che a Bronte esiste questa piccola viuzza. Grazie Bronte per avermi accolto così». Questo lo sfogo di uno dei residenti che ci ha contattati pieno di amarezza e delusione. Il Catoio è un sottopassaggio forse i origine araba, posto nel cuore di Bronte, poco sotto la via Umberto. È inaccessibile dalle auto e al suo interno vi è una edicola votiva forse della Madonna di Loreto, che dà il nome alla viuzza. Sul tetto a volta e sulle mura, vi sono dei murales che ricordano alcune fasi di vita siciliana e della storia di Bronte, specie dei moti rivoluzionari del 1860 culminati con la repressione effettuata da Nino Bixio. Dalla via Umberto, adiacente la piazza Rosario, ci si arriva scendendo per un breve tratto dalla via Leanza. In questa zona, ci sono alcuni locali. Già in passato, nella zona, ci sono stati episodi simili.
Amareggiato il sindaco, Graziano Calanna, che tra le sue deleghe ha anche quella riguardante i servizi ecologici, appena appreso quanto accaduto: «Esprimo la mia amarezza nei confronti di quegli incivili che deturpano le aree del nostro paese, sono gesti da condannare e che non hanno giustificazioni. Ora chiederò ai dirigenti del Comune responsabili di verificare se le pulizie di quella zona vengano fatte regolarmente o se abbiamo avuto disservizi o segnalazioni. A breve, invece, convocherò una riunione con gli esercenti del posto, per attivare una fattiva collaborazione. Come in ogni cosa è importante prevenire certi comportamenti, perché quando si deve arrivare alla repressione le conseguenze possono sicuramente essere dannose per qualcuno. Un appello lo lancio a tutti, esercenti e fruitori, fate in modo di divertirvi, ma tenendo sempre presenti che l’educazione, la civiltà e il rispetto sia verso gli altri che verso il proprio paese è fondamentale per una crescita civile della società, non è bello leggere sui social o sentire certe lamentele al limite della decenza». Un impegno a migliorare una situazione critica, proprio in una fase estiva che a breve culminerà con delle serate che saranno effettuate a Bronte anche in quella zona. Ma soprattutto un invito a rispettare le regole e il senso civico che ognuno di noi dovrebbe avere. Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 14-07-2019
Signor Sindaco, le parole non hanno mai fatto paura a nessuno. Faccia vedere i fatti, la pazienza ha sempre un limite.