I proprietari delle case abusive costruite nel Parco dell’Etna sanno che i manufatti hanno le ore contate. È intenso il controllo da parte delle forze dell’ordine e veloce l’attività della nmagistratura. Sono tornate sull’Etna, infatti, le ruspe per demolire le abitazioni abusive, nel rispetto dell’attività della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, impegnata nella battaglia per il rispetto delle norme edilizie e ambientali. Dopo le demolizioni nel versante ovest dell’Etna, questa volta le ruspe sono arrivate a Randazzo in contrada Buzzillo-Chiusi Politi, in piena zona “D” del Parco. Qui nel 2007 è stato costruito un manufatto totalmente abusivo, nel senso che mancavano la concessione edilizia, il progetto e le necessarie autorizzazioni del Genio Civile e dell’Ente Parco dell’Etna.
Tutto insomma. Il locale era totalmente “fantasma”. Ai tempi l’immobile fu subito individuato dalle forze dell’ordine e la giustizia fu anche relativamente veloce. La sentenza di condanna è stata emessa nel 2010 ed oggi è irrevocabile. E i giudici, su richiesta della Procura della Repubblica, ordinarono la demolizione del fabbricato e il ripristino dello stato dei luoghi, autorizzando lo stesso proprietario a farlo. Quest’ultimo, però, non ci ha minimamente pensato, lasciando l’immobile. Forse pensava che, trascorso un po’ di tempo, poteva farla franca. Ma non è stato così. Ieri un sopralluogo da parte della forze dell’ordine ha accertato che la casa era ancora in piedi ed allora adesso sono arrivate le ruspe. Ieri mattina la demolizione da parte di un’impresa confiscata alla criminalità organizzata ed attualmente in amministrazione giudiziaria alla presenza di tutte le forze dell’ordine. Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Provinciale e Municipale, Corpo Forestale Regionale e Polizia Provinciale, infatti, hanno assistito alla demolizione, assieme ai tecnici dell’Enel per la preliminare messa in sicurezza dell’immobile, nonché per l’individuazione di eventuali allacci abusivi alla rete elettrica. I costi della demolizione inoltre sono stati addebitati al proprietario.
I controlli continueranno ed anche le demolizioni delle case abusive. La Procura della Repubblica di Catania, infatti, grazie all’opera dei carabinieri forestali appartenenti alla Sezione di Polizia Giudiziaria presso la stessa, unitamente al Nor del Corpo Forestale Regionale di Catania, non intende dare una tregua nella battaglia a tutela del territorio dell’Etna spesso deturpato da costruzioni abusive. Fonte “La Sicilia” del 18-07-2019