Quando l’allora ministro Lunardi, firmò il piano triennale dell’Anas “2002-2004” e decise che i due tratti esterni del tratto Bronte-Adrano della Strada statale 284 “Occidentale etnea” dovevano essere ammodernati, nessuno immaginava che prima che l’intero iter si chiudesse sarebbero passati 17 anni. Eppure così è stato. L’Anas, infatti, ha pubblicato il bando per affidare i lavori del secondo ed ultimo lotto della Bronte Adrano. «Così come concordato nei giorni scorsi con l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini, – afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – l’ammoderna – mento della Statale 284 fra Bronte e Adrano è realtà. Una conquista per il territorio etneo che ormai da decenni aspetta l’adeguamento di una rete stradale sottoposta a elevati flussi».
L’investimento previsto era salito nei mesi scorsi a 66 milioni di euro grazie a 12 milioni messi a disposizione dal Governo Musumeci per integrare il finanziamento statale. «Raccogliendo una ormai improcrastinabile aspettativa del territorio – prosegue l’assessore – abbiamo seguito passo dopo passo l’iter prima di progettazione, poi di approvazione e oggi di appaltabilità dell’opera. Il Governo Musumeci è infatti ben coscio del valore strategico dell’intera Ss 284».
«Il 30 settembre – conclude – sarà la data ultima per la presentazione delle offerte e confidiamo che entro gennaio 2020 si possa avere l’individua – zione dell’impresa aggiudicatrice, così da iniziare i lavori in primavera». Ed il territorio esprime soddisfazione: «Seguo le vicende dell’ultimo lotto della Ss 284 ormai da anni. – afferma il sindaco di Bronte, Graziano Calanna – Nell’ultimo mese sono state tante le interlocuzioni con l’assessore Falcone, che ringrazio. Strade più veloci e sicure nel nostro territorio vogliono dire Area metropolitana più vicina». P. Z. Fonte “La Sicilia” del 08-08-2019
FIRRARELLO: «NEL 1972 L’ANAS DIVISE I LAVORI IN 4 LOTTI. E’ LA PIU’ ASSURDA VICENDA DI CUI MI SONO OCCUPATO»
«Correva l’anno 1972, una folta delegazione di giovani amministratori locali furono ricevuti a Roma dall’allora ministro dei Lavori pubblici, Nino Gullotti, per discutere dell’ammodernamento del tratto Adrano-Bronte della Strada Statale 284. L’Anas decise di dividere gli interventi in 4 lotti, dando inizio alla più assurda vicenda per cui io abbia mai lavorato: per 17 chilometri di strada abbiamo aspettato 40 anni, 15 ministri, 10 dirigenti Anas, 7 appuntamenti al Cipe ed una miriade di incontri tra commissioni ed aule di qualsiasi genere di Parlamento». E’ il commento del già senatore Pino Firrarello che aggiunge: «Non possono essere questi i presupposti da cui dovrebbe scaturire la crescita della nostra Sicilia». Firrarello ringrazia il presidente Nello Musumeci e l’assessore Marco Falcone e poi afferma: «Questo enorme ritardo, sommato a tutti gli altri problemi burocratici che frenano le infrastrutture in Sicilia, sono il segno evidente che qualcuno non le vuole e tenta di arrestare lo sviluppo infrastrutturale nell’Isola».
«Vi siete chiesti – aggiunge – come mai nei primi di giugno il report dell’Anas che arrivò in Senato annunciava che in Sicilia ben 13 opere stradali, finanziate e definite “appaltabili” per un importo di un miliardo e 519 milioni, erano state congelate? Perché in Sicilia così tante opere bloccate? Io ricordo quando insieme con Giuseppe Castiglione organizzai le protesta “In Sicilia la freccia rotta”, contemporaneamente a quando a Roma e Milano si festeggiava per la partenza del primo “Freccia rossa”. Troppe oggi le disattenzioni verso il sud. Non dimentichiamo che ci sono 2 miliardi euro da utilizzare per le ferrovie siciliane finanziate ai tempi del ministro Di Pietro, quando io ero in commissione Lavori pubblici. Cosa aspettano per utilizzarli?». Fonte “La Sicilia” del 08-08-2019