Sul project financing del cimitero di Bronte da 2.185.000 euro, per costruire i nuovi loculi, il consigliere comunale d’opposizione Davide Russo è pronto a inviare un esposto all’Anac e alla Procura di Catania, se l’Amministrazione non annulla in autotutela tutte le procedure, gara inclusa, sebbene il sindaco Graziano Calanna abbia assicurato che “c’è stata massima trasparenza e legalità”. Per Rosario Liuzzo, presidente della Commissione bilancio, il sindaco deve riferire al Consiglio comunale.
Il 12 gennaio 2017, a seguito di tre note Asl del 2015, un’ordinanza sindacale abolisce la doppia sepoltura, antica pratica che permetteva d’usare vecchie nicchie di privati e Confraternite; dopo dodici giorni al Comune arriva una proposta di project financing di una nota e società di Bronte (redatto due mesi prima e poi modificato nel 2018) per realizzare loculi, in cambio d’una concessione decennale, dei ricavi della vendita di 26 ossari (825 euro l’uno, inclusa iva al 10 per cento), 962 loculi (2750 euro l’uno, iva al 10 inclusa), lampade votive e, se richiesti, arredi funerari. Il Comune ci guadagna muri, strade, 30 loculi e, a fine vendite, la struttura, che sorgerà nell’ex zona Confraternite, che un decreto sindacale del 6 marzo 2018 ha spostato variando il Piano del cimitero approvato in Giunta nel 2002. Fonte GDS On line
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