Fine degli ospedali riuniti di Bronte, Biancavilla e Paternò. Il nuovo “Atto aziendale” dell’Asp 3 di Catania, approvato nel corso della conferenza dei sindaci della Città Metropolitana di Catania, convocata a Palazzo degli elefanti dal sindaco Salvo Pogliese, restituisce autonomia all’ospedale Castiglione Prestianni di Bronte e forse un futuro migliore. Il documento voluto dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catania, Maurizio Lanza, prevede, infatti, l’istituzione in maniera definitiva a Bronte del direttore sanitario di presidio. Decisione accolta favorevolmente dal sindaco Graziano Calanna e dagli amministratori locali, che considerano il provvedimento un punto di partenza per cercare di colmare le diverse lacune che un ospedale di zona disagiata registra. «L’istituzione in maniera definitiva del direttore sanitario di presidio – afferma l’assessore alle Politiche sanitarie del Comune, Ernesto Di Francesco – come la nomina di quasi tutte le posizioni organizzative dell’ospedale, sono certamente punti di partenza che vanno visti positivamente. Un direttore di presidio sempre presente a Bronte vuol dire costante attenzione verso i problemi dell’ospedale e stretto legame con l’Asp 3. Sappiamo, infatti, che sono tante le battaglie che bisogna affrontare e vincere per dare idonei servizi ospedalieri».
E l’istituzione definitiva della figura di direttore di presidio soddisfa anche il sindaco Graziano Calanna: «Io ringrazio il direttore Maurizio Lanza per l’attenzione che continua rivolgere al nostro ospedale nonostante le molteplici difficoltà. Con il dott. Lanza abbiamo tempo fa già programmato un pacchetto di interventi che dovrebbero migliorare l’offerta ospedaliera nel territorio. L’istituzione definitiva del direttore di presidio era una di queste. Sono certo – conclude – che a breve il direttore ci darà altre buone notizie». Intanto ecco la fotografia dell’ospedale di Bronte secondo il nuovo piano aziendale. Il Castiglione Prestianni avrà 12 posti di Medicina generale, unica unità operativa complessa. Poi avrà 5 unità operative semplici, ovvero: Ortopedia (4 posti letto), Ostetricia e ginecologia (8 posti letto), Neonatologia (2 posti letto), Psichiatria (4 posti letto) e Lungodegenza (38 posti letto). Due unità operative dipartimentali: Chirurgia (8 posti letto), Pediatria (6 posti letto). Complessivamente l’ospedale avrà 82 posti letto inoltre conterà sulle Unità operative dipartimentali di Anestesia e Pronto soccorso e sulle Unità operative semplici di Patologia clinica e Radiologia. Fonte “La Sicilia” del 29-09-2019