E alla fine il “popolo” del pistacchio di Bronte, dopo aver assaggiato tutto quello che si trovava negli stand, si è lasciato ammaliare dai suoni e dai ritmi dei Kunsertu. L’affollata prima domenica dell’Expo del pistacchio, infatti, si è conclusa con il “Mokarta tour”, in una piazza Cimbali dove i tantissimi visitatori si sono soffermati fin dalla prima serata, pur di non perdere il concerto. Uno spettacolo che già dal dai primi brani è diventato molto di più, ovvero un simbolico festoso abbraccio fra i gli artisti ed il pubblico che ha cantato a squarciagola, ha ballato tutta al sera ed applaudito gli artisti così a contatto con il pubblico da potergli trasmettere tutta l’energia. I Kunsertu, oltre a riproporre brani storici come Mokarta (applauditissima), Dumà, Ghandura, Tirichitolla, Zambra, Stocca, hanno presentato le nuove composizioni di matrice balcanica e afro come “Snow in Istanbul”, “Esta noche” o “Menzamà”. Inoltre, ricordando le proprie radici, hanno proposto brani dal sapore antico come la tarantella e la pizzica, seppur con connotazioni e sonorità moderne. Per questo più che un concerto quello di Bronte è stato un viaggio che ha sapientemente miscelato le tradizioni provenienti da diversi angoli del Mediterraneo. Il “motore” del gruppo è il percussionista Roberto De Domenico.
L’anima artistica e creativa, invece, è Maurizio “Nello” Mastroeni (chitarrista e autore). Entrambi sono i veterani del gruppo, facendone parte dagli anni 80. I frontman invece sono: Egidio La Gioia (voce e chitarra) entrato a far parte come polistrumentista alla fine degli anni 80 e “promosso” a pieni voti dal 2016 come voce leader; Faisal Taher voce storica arabo-palestinese dal 1988 nel gruppo; la bellissima Manuela Mastroeni (Manua), figlia d’arte, è entrata a far parte della formazione proprio quest’anno. Ed è proprio Manua a rappresentare la forte volontà di rinnovamento del gruppo. Poi ci sono Massimo Pino (basso elettrico), Gianluca Sturniolo (sax), Fabio Sodano (flauto traverso e fiati etnici), Stefano Sgrò (batteria), Tanino Lazzaro (fisarmonica) ed infine il fonico storico Gaetano Leonardi. Tutti a Bronte hanno dato il meglio, per un concerto che nella Città del pistacchio sarà ricordato a lungo. Fonte “La Sicilia” del 01-10-2019