Come da tradizione è stato il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, a tagliare per primo la simbolica lunga torta al pistacchio che i pasticceri di Bronte hanno preparato per i visitatori, in occasione della giornata conclusiva della 23ª sagra del pistacchio. Ad attendere di poter assaggiare il dolce per eccellenza di questa sagra migliaia di visitatori. Un momento importante al quale non sono mancati il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, il consigliere provinciale Aldo Catania, il presidente del Consiglio comunale Salvatore Gullotta, il vicesindaco Melo Salvia, che ha organizzato l’evento, la Giunta municipale e parte del Consiglio comunale. Con loro numerosi ospiti e fra questi il sindaco di Maletto, Pippo De Luca. «L’esperimento di distribuire la festa in 2 fine settimana è riuscito. – dice Firrarello -. E’ stato un evento grandioso. Il pistacchio in questi anni è diventato ogni giorno di più il protagonista della vita e dell’economia brontese. Qui ci sono 4.000 produttori, oltre 1.500 trasformatori di pistacchio e tantissimi sono coloro che si occupano della promozione e della vendita, partecipando a tutte le fiere, anche internazionali. Del resto è giusto così. I prodotti dell’agricoltura vanno tipizzati ed oggi il nostro oro verde è protagonista dell’economia agricola e della salvaguardia dell’ambiente. Un ringraziamento va al vicesindaco Salvia e a tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questa bella manifestazione». «La sagra – ha aggiunto Salvia – è stata anche l’occasione per far conoscere Bronte. Ha creato un connubio fra pistacchio e cultura. Le forze dell’ordine, che ringrazio, ci dicono che in 2 giorni abbiamo superato le 200mila presenze e questo ci conforta per il futuro». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Castiglione: «Questa sagra – ha spiegato – coniuga perfettamente la valorizzazione del pistacchio con quella del territorio. Se questo evento riscuote ogni anno un successo sempre maggiore il merito è certamente dell’organizzazione. E’ importante però ribadire il principio della sicurezza alimentare che il nostro pistacchio dop garantisce in pieno attraverso la qualità». Infine il presidente del Consiglio comunale ha ribadito come la sagra del pistacchio ormai sia una vetrina internazionale. Poi tutti a festeggiare fino a tarda sera per una “pistacchiomania” da cui nessuno vuole guarire.
Fonte “La Sicilia” del 08-10-2012