«La misura ormai è colma. Abbiamo fatto il possibile per evitare la rescissione del contratto ed il ricorso al Giudice, sapendo che questo avrebbe ulteriormente allungato i tempi, ma se i lavori non riprendono subito saremo costretti a farlo». E la dolorosa considerazione del sindaco di Bronte, avv. Graziano Calanna, che ha invitato l’ing. Salvatore Caudullo, responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune, a inviare una diffida al Consorzio di imprese Ciro Menotti di Ravenna che nel luglio del 2016 si è aggiudicato i lavori restauro, ristrutturazione e riuso del Castello Nelson di Bronte. I lavori sono ancora fermi nonostante gli appelli e le continue missive e interlocuzioni fra il Comune e il raggruppamento di imprese che, a quanto pare, nonostante le rassicurazioni non riesce a riportare gli operai in cantiere, non completando l’opera ed impedendo ai turisti di accedere all’interno dell’antico maniero per ammirare i quadri ed i suppellettili oggi protetti da robusti teli in plastica. «Tutto con grave danno per l’economia turistica del Comune e dell’intero territorio – spiega Graziano Calanna – Il Castello, oltre a rappresentare l’unica testimonianza di proprietà inglese in Sicilia ha un grande valore dal punto di vista storico ed architettonico. Normalmente ogni anno attira anche più di 30 mila turisti, che ovviamente nel territorio mancano. Il Comune – ribadisce – in questa vicenda ha fatto sempre il possibile pur di risolvere tutte le questioni senza allungare i tempi. Adesso però la situazione sta diventando insostenibile».
E perché i lavori sono fermi è presto detto. Il Consorzio Ciro Menotti nel luglio del 2016 ha iniziato lavori di ristrutturazione del Castello per un milione e 213 mila euro. «Da contratto i lavori dovevano terminare nell’ottobre del 2018, ma fin dall’inizio sono iniziati i problemi. L’Ordine degli Architetti ha contestato l’affidamento della direzione dei lavori al capo dell’Ufficio tecnico del Comune che è un ingegnere, ritenendo invece che dovesse essere affidata ad un architetto. Il Comune avrebbe potuto ribattere, ma per evitare ulteriori perdite di tempo ha provveduto a pubblicare un nuovo bando per la direzione lavori. Quando a dirigere i lavori è stato nominato un architetto, problemi interni al Consorzio di imprese ha impedito di riprendere i lavori ancora oggi e per lo stesso motivo fermi. Problemi – continua il sindaco – fra le imprese che fino ad oggi sembrano insormontabili, ma che Bronte ed i brontesi non possono continuare a subire. Noi crediamo nel Castello Nelson. Pensante che recentemente abbiamo ottenuto un finanziamento di oltre 296 mila euro previsti nel programma Por Fesr 2014/2020, per trasformarlo in un museo multimediale. Il raggruppamento di imprese è già in ritardo. Se non riprendono i lavori, nostro malgrado, saremmo costretti a rescindere il contratto in danno all’impresa, applicando tutte le penali previste dal caso». Fonte “La Sicilia” del 04-12-2019