Soliti problemi per l’ospedale di Bronte, rimasto domenica scorsa senza tac e senza il “solito” ascensore della Pediatria. Un discorso lungo e complesso, che purtroppo non trova le giuste soluzioni nonostante l’impegno continuo dell’azienda sanitaria. L’ascensore, che spesso ha problemi di funzionamento, è guasto da giovedì scorso e, nonostante le segnalazioni fatte ogni giorno dalla Direzione sanitaria dell’ospedale, fino a ieri sera era ancora fuori uso. Un fatto grave, in quanto per salire pazienti in Pediatria, o nel laboratorio analisi, bisogna fare un ampio giro esterno con l’ausilio dell’ambulanza, creando disservizi a pazienti e operatori. Un ascensore che è il solo a salire in quella parte di edifici, in quanto altri previsti nei lavori che da anni sono bloccati, non sono mai stati realizzati, o quelli fatti, non sono mai stati collaudati o messi in funzione. Tutto ciò, nonostante i diversi milioni di euro spesi per l’ospedale, che purtroppo, a differenza di altri, tra cui Biancavilla, non ha avuto la fortuna di vedere completati i lavori previsti e che creano spesso disagi. La presenza di altri ascensori, infatti, allevierebbe il lavoro e l’usura di questo ascensore, usato sia dal personale che dal pubblico, e diminuirebbe di molto i disagi. Da quanto appreso, sembra che debba essere sostituito un pezzo che dovrebbe arrivare entro oggi.
Discorso diverso per la Tac, guasta da sabato, e che, ormai, è quasi giunta alla fine della sua carriera. La Tac attualmente in funzione all’ospedale di Bronte, a 6 strati, è molto obsoleta e gravata da molti anni di servizio prima all’ospedale di Paternò, e poi, quando a Paternò arrivò quella più moderna, fu trasferita a Bronte. Il commissario Lanza, appena insediatosi, ha subito predisposto gli atti di gara per l’acquisto di una nuova Tac, stavolta a 64 strati, cioè oltre 10 volte migliore di quella attuale. Un modello nuovo e più funzionale. La lunga trafila burocratica, che bisogna seguire in questi casi, sia per l’importo alto pari a circa 750mila euro, sia per le normative da seguire, ha sicuramente allungato i tempi di consegna, previsti per la fine del 2019. Sembra che, a breve, la procedura si concluderà, anche se poi occorrerà ancora qualche mese per il montaggio e la messa in funzione del nuovo strumento, che migliorerà di molto i servizi resi dall’ospedale, e che sarà importante sia per l’unità di Diagnostica, sia per le altre unità che avranno a disposizione un moderno strumento per diagnosticare con precisione diverse patologie o traumi.
«Nonostante l’arrivo del dottor Lanza abbia migliorato molte situazioni critiche dell’ospedale, restiamo vigili e segnaliamo ogni disagio – dichiara Biagio Venia, presidente del Comitato a difesa dell’ospedale – purtroppo ancora oggi paghiamo errori del passato, e che non trovano soluzioni definitive, aspettiamo con ansia la nuova tac e anche l’ambulanza promessa». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 04-02-2020