I controlli posti in essere dalla Guardia di Finanza etnea in questo inizio settimana per verificare l’effettivo adempimento alle stringenti norme a tutela della salute pubblica emanate dalle Autorità di Governo nazionale e regionale hanno visto impegnati oltre 200 uomini, che hanno fatto accesso in 234 esercizi commerciali e controllato 275 persone, 11 delle quali sanzionate per aver violato le restrittive casistiche di inderogabile necessità. Due denunce sono invece scattate per frode in commercio. In particolare, le pattuglie dei Finanzieri hanno attuato posti di controllo sulle strade della Provincia, verificando le comprovate esigenze ed i motivi urgenti per i quali i cittadini hanno lasciato le proprie abitazioni. In 11 circostanze le ragioni rappresentate ai militari sono state ritenute insufficienti e le persone sono state sanzionate per inottemperanza agli ordini dell’Autorità. Particolare attenzione si è posta nel controllo dei negozi, in ragione sia delle nuove disposizioni che hanno ancor più ristretto il novero delle categorie commerciali autorizzate a rimanere aperte, sia della vendita di prodotti medicali non a norma.
Nello specifico, in due farmacie del capoluogo i militari della Compagnia di Catania hanno trovato sugli scaffali numerosi flaconi pubblicizzati quali igienizzanti, prodotti e commercializzati da un’azienda ragusana, che i successivi approfondimenti hanno comprovato essere, invece, un semplice sapone per le mani senza particolari capacità battericida. In un’altra circostanza, i Finanzieri della Compagnia di Riposto si sono recati in un’edicola di Castiglione di Sicilia segnalata al numero di “Pubblica Utilità 117” ed hanno rinvenuto 18 mascherine artigianalmente prodotte dallo stesso gestore, che le aveva poste in vendita senza alcuna autorizzazione. L’edicolante ed il produttore ibleo sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio.