A Bronte linea dura anticoronavirus delle cinque case per anziani per tutelare i 110 nonni ospitati, le cui direzioni «senza aver ricevuto indicazioni dalle istituzioni pubbliche» già da un mese hanno sospeso le visite parenti e attuano le misure di prevenzione previste dalle norme. A Bronte sono quattro le comunità alloggio, iscritte all’albo comunale, e una la casa di riposo, iscritta all’albo regionale. Per la comunità Sacra Famiglia, Salvatore Prisco ha precisato: «Da fine febbraio sanifichiamo ulteriormente i locali e gli operatori lavorano con guanti, mascherine e occhiali di protezione. Da inizio mese abbiamo sospeso ogni accesso in struttura, anche ai parenti che manteniamo in contatto con gli assistiti tramite servizio di videochiamata. Per le misure anticontagio ci ha seguiti il nostro medico del lavoro».
Anche nella comunità Santa Rita, la responsabile delegata Anna Maria Triscali ha «sospeso visite parenti e attivati autonomamente idonei protocolli sanitari anticontagio, a tutela della salute sia degli anziani sia degli operatori che li assistono». Silvana Currenti e Laura Bontempo, rispettivamente responsabili delle comunità Hope e Il fiore del deserto, hanno aggiunto: «Visto il diffondersi dell’epidemia da Covid-19, già durante il carnevale abbiamo evitato le visite parenti e dati al personale dispositivi di protezione. Applichiamo misure di prevenzione contro il contagio, seguite da medico competente e ingegnere responsabile per la sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro». FONTE GDS CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTO L’ARTICOLO
Sicuramente nelle strutture più piccole gli anziani hanno maggiore attenzione.