Bronte, Randazzo, Maletto e Maniace: rifinanziato il progetto «Ciclope»
Il versante nord-ovest dell’Etna continuerà a distinguersi per l’attenzione rivolta nei confronti dei problemi sociali legatiall’alcolismo, alla tossicodipendenza e all’abbandono scolastico. Il Comune di Bronte, infatti, in qualità di capofila dei Comuni del distretto sanitario che comprende anche Maletto, Maniace e Randazzo, ha ottenuto dalla Regione siciliana un finanziamento di 120mila euro per la seconda edizione del progetto«Ciclope», che negli anni scorsi ha permesso di integrare nella società e inserire nel mondo del lavoro diversi utenti del Sert «Un progetto importante – spiega l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Bronte, Maria De Luca, l’anima dell’iniziativa – perché darà a soggetti svantaggiati la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, che rappresenta, non solo a mio avviso, un valido deterrente contro qualsiasi forma di devianza. Oltrea ciò ci permetterà di intervenire con efficacia a favore dei ragazzi da 16 anni in sù che sono a rischio». «Il Comune di Bronte – prosegue il sindaco di Bronte, sen. Pino Firrarello – crede nella possibilità del recupero dei soggetti che sono caduti nella trappola della droga o dell’alcol. E i Servizi sociali di ogni Ente locale hanno il preciso dovere di intraprendere ogni iniziativa possibile, affinché possano definitivamente trovare un via di uscita». Per questo l’assessore De Luca, per coordinare gli interventi, ha convocato un vertice, cui hanno partecipato il sindaco di Maletto, Pippo De Luca e l’assessore Salvatore Gulino, l’assessore ai Sevizi sociali di Maniace, Nino Cantali e il dirigente dell’apposito Ufficio di Randazzo, Salvatore Salmeri. Con loro il direttore del distretto sanitario di Bronte, Carmelo Di Stefano, il prof. Vincenzo Caruso e i dirigenti e le assistenti sociali degli uffici dei 4 Comuni. Nel dettaglio il progetto prevede che, in 3 anni, 36 soggetti seguiti dal Sert di Bronte, seguano un preciso percorso formativo di 80 ore, dove si impegneranno nel mondo del lavoro e prenderanno lezioni da personale specializzato. Per gli adolescenti, invece, le ore sono 40, di cui 20 all’interno di ditte che hanno accettato dí inserirli nel mondo del lavoro.
L.S. Fonte la sicilia 18-07-08