I carabinieri, tutto il giorno alla ricerca degli irriducibili della pasquetta a tutti costi, hanno finito per trovare sì un irriducibile, ma del caffè. Sì, perché è possibile rinunciare alla tradizionale scampagnata ed alla gita fuori porta pazzescamente invogliata dalla bella giornata, ma al caffè non si può rinunciare. E pur di assaporare dopo pranzo il suo gusto si è disposti a violare le norme dei decreti contro il diffondersi del Covid-19 e pure il codice della strada. Questo deve aver pensato ieri un randazzese quando, in barba al divieto di uscire di casa, si è messo in macchina verso i distributori automatici di via Umberto, nella propria cittadina. E come dargli torto? Del resto anche scrittori come Goldoni, Pirandello, Svevo e Joyce sono stati così ammaliati dal gusto del caffè da farlo diventare protagonista nelle loro opere. I piaceri, però, si pagano. E questa “aromatica divagazione” è costata cara, molto più cara di un ottimo caffè. Esattamente 2000 euro, perché l’uomo è uscito da casa a bordo di un’auto priva di assicurazione ed intestata ad un defunto. Per i militari dell’Arma, che lo hanno fermato in un posto di controllo, già è sembrato strano il motivo per cui era uscito.
«Devo prendere per forza un caffè dalla macchinetta», infatti ha detto, come se fosse una comprovata necessità. La stranezza è diventata stupore quando il personale di pattuglia ha chiesto i documenti del veicolo. Alla fine i carabinieri hanno fatto la somma delle infrazioni e presentato il conto, esattamente come si fa al bar. Ma con uno scontrino più lungo e salato. Chissà se, dopo questa esperienza, il contravventore quel caffè lo ha preso ugualmente. GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 14-04-2020