Dibattito all’insegna della schiettezza a Catania nella sede dell’Asp in occasione del vertice che il direttore generale, Maurizio Lanza, ha convocato per affrontare con i sindaci i problemi dell’ospedale di Bronte. Si è parlato di tutti i servizi dell’ospedale e del territorio oltre ai provvedimenti adottati, con il dibattito che non poteva non affrontare il problema evidenziato dal sindaco di Bronte, Graziano Calanna, pronto nei giorni scorsi a denunciare ai media la grave carenza di personale medico in diversi reparti dell’ospedale. Presenti al vertice il vicesindaco di Bronte, Gaetano Messina, il sindaco di Maletto, Pippo De Luca e quello di Randazzo, Francesco Sgroi. Con loro anche alcuni rappresentarti dei Comuni di Cesarò e San Teodoro. «E’ stata l’occasione per chiarire alcuni problemi – ha affermato il sindaco di Maletto De Luca – I lavori del Pronto soccorso stanno per terminare e si procede per sbloccare i lavori dell’ospedale fermi da anni. A giorni arriverà una nuova Tac, una nuova ambulanza e una lavaferri chirurgici. Della carenza di personale non è certo responsabile l’Asp. Ci troviamo di fronte alla difficoltà di reperire medici disponibili». Sulla stessa linea d’onda il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi: «L’incontro è stato costruttivo – ha affermato – Molti problemi deve risolverli la politica con per esempio quello dell’accorpamento del Sert.
Questa Asp si è sempre mostrata disponibile». Bronte però si differenzia dagli altri. «Non ci possono essere ottimi servizi ospedalieri senza medici – spiega il vicesindaco di Bronte Gaetano Messina – Ed a Bronte ne mancano tanti. Non c’è disponibilità? Allora abbiamo un problema che deve essere risolto, perché quando un medico manca c’è il rischio che la qualità dei servizi diminuisca. E non credo che ci possa essere sindaco che possa accettare questa condizione. Per questo – conclude – continueremo a batterci affinché chi gestisce, capisca che i cittadini chiedono che il proprio ospedale di montagna funzioni al meglio». Durante il vertice si è parlato anche dell’iter per riprendere i lavori dell’ospedale iniziati nel 2007, interrotti appena qualche anno dopo e mai conclusi. L. S. Fonte “La Sicilia” del 05-06-2020