Bronte è triste perché si è spento all’età di 99 anni Salvatore Di Bella, che tutti chiamavano Sam. Esattamente fra 6 mesi avrebbe compiuto 100 anni. Per Bronte era un’icona di grande valore. Era il nonnino che ha fatto fortuna in Australia, che ultranovantenne ha scritto il libro autobiografico “Lo strano diario di Sam” e che insegnava inglese gratuitamente a chiunque gli chiedesse aiuto. Si è spento circondato dall’affetto della nipote Zina, che da quando è tornato a Bronte si è amorevolmente presa cura di lui. Le figlie Sandra e Marilyn, che vivono in Australia insieme con i nipoti, purtroppo non sono potute venire a Bronte, perché le frontiere dell’Australia sono ancora chiuse a causa del Covid 19. Chiunque a Bronte ha avuto la fortuna di conoscerlo sa che la sua vita è stata un ripetersi di storie ed emozionanti avventure. E questo non solo perché Sam da giovane ha fatto fortuna in Australia. E neanche perché ha visto con i suoi occhi le atrocità della Seconda guerra mondiale, rischiando la fucilazione e trovandosi a piazzale Loreto, quando i cadaveri di Mussolini e Claretta Petacci furono esposti. La sua vita è stata straordinaria perché fino all’ultimo ha descritto un positivo approccio alle difficoltà, un volere a tutti costi raggiungere la meta, uno scommettersi sempre senza arrendersi. Questo è stato Sam: un uomo dalla grandissima intelligenza e dalla appassionata curiosità. E stato presidente del Circolo di cultura Cimbali.
Così lo ricorda il dott. Piero Martello, presidente del Tribunale del lavoro di Milano: «Pur in pensione – ci racconta – la sua vita a Bronte è stata intensa per il grande impegno, la generosità e la dedizione che ha profuso a favore dello sviluppo culturale e sociale della sua città. Un esempio è il sito “Bronte insieme” preziosa testimonianza della storia». «Ci mancherà tantissimo –aggiunge Nino Liuzzo cofondatore del sito Bronte insieme – è stato quello che ha avuto l’idea originale del sito. Era sempre contento quando conosceva aspetti nuovi della sua Bronte. Era un uomo saggio ed un amico sincero». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 10-06-2020