«Il giudizio è positivo. Siamo certi che eco bonus e sisma bonus, che permettono di detrarre addirittura al 110 %, quindi guadagnandoci pure, alcune spese di ristrutturazione edilizia, siano utili a rilanciare l’economia. Ci preoccupano però burocrazia, speculazioni e soprattutto il potere delle grandi imprese a danno dei piccoli artigiani». E’ in sintesi quanto emerso dal dibattito dell’incontro dal titolo “Super bonus 110. Facciamo il punto”, che il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, ha organizzato all’interno del “Cinema moderno” invitando non solo i colleghi sindaci del territorio, ma anche i professionisti del settore. All’incontro hanno partecipato, infatti, i sindaci deComuni di Floresta, Maletto, Malvagna, Mascali, Fondachelli Fantina, Bronte e Cesarò. Relatore d’eccezione il senatore, Cristiano Anastasi che oltre a descrivere i provvedimenti del Governo si è sottoposto alle tante domande. «Per uscire dalla crisi derivata dal Covid – ha affermato il sindaco Sgroi in apertura – abbiamo a disposizione un piano varato dal Governo che noi sindaci abbiamo il dovere di divulgare, affinché il rilancio sia concreto». Ed il senatore Anastasi, nella sua relazione, ha evidenziato che «chi aumenta di 2 classi l’efficientemento energetico o la resistenza sismica del proprio fabbricato, ha diritto ad una detrazione fiscale del 110% in 5 anni. Chi non ha liquidità immediata può cedere la detrazione o all’im – presa che realizzerà i lavori gratis per poi non pagare le tasse o ad una banca che anticiperà le somme».
«I decreti attuativi – ha concluso il sen. Anastasi – non ci sono ancora, ma ci saranno entro il primo luglio» E qui le preoccupazioni non mancano. A che costi le banche acquisteranno il credito? Ci sono fondi per tutti? Come le piccole e medie imprese ed proprietari di case singole potranno salvarsi dalla concorrenza delle grandi imprese? Quanto la lentezza della burocrazia frenerà i processi? «Stiamo preparando un decreto semplificazione per snellire le procedure ed estendere la norma efficace – ha risposto di Anastasi – ci sono delle proposte migliorative come l’allargamento alle seconde case e l’allungamento temporale fino al 2022. Per adesso il Mef ha ipotizzato una spesa di circa 4 miliardi che però già dal prossimo anno potrà essere impinguata. Ai piccoli artigiani, però, suggerisco di consorziarsi e fare sistema fra loro. Solo così potranno salvarsi dalla concorrenza che possibilmente le grandi imprese eserciteranno». GAETANO Guidotto Fonte La Sicilia del 21-06-2020