È ricoverato all’ospedale Cannizzaro e per fortuna non è in pericolo di vita il bimbo di 5 anni, rimasto vittima di un incidente con l’impastatrice in una nota pizzeria di Randazzo. Il fatto è accaduto ieri pomeriggio intorno alle 17. Il piccolo, nipote dei proprietari, inavvertitamente ha messo il braccio sinistro nell’impastatrice in funzione per preparare la pasta per la pizza. Il braccio, si è incastrato tra il cestello che contiene la pasta, e il meccanismo che permette alla macchina di girare, tirando il bimbo fino alla spalla, e rimanendo incastrato. Immediata la chiamata ai soccorsi, con i vigili del fuoco di Randazzo che immediatamente, grazie al gruppo da taglio utilizzato per gli incidenti stradali, e in particolare con l’aiuto di cesoia e divaricatore, hanno allargato la parte in cui era conficcato il braccio, per poi tagliare alcuni pezzi che impedivano di liberare l’arto. Grazie a questi attrezzi e alle competenze per utilizzarle bene, hanno liberato il braccio del bimbo. Il piccolo, così, è stato affidato ai sanitari dell’ambulanza del 118 di Bronte, inviata in codice rosso in quanto Randazzo era impegnata in un altro intervento molto serio, e che hanno subito stabilizzato il bimbo, immobilizzato l’arto, per poi accompagnarlo all’elipista di contrada Sciarone, per essere trasferito al pronto soccorso del Cannizzaro di Catania.
Da una prima ricostruzione, sembra che i danni non siano stati molto gravi, infatti dopo essere entrato al trauma center, i primi esami effettuati hanno escluso gravi complicazioni, maggiori notizie si sapranno domani, intanto il piccolo, è stato messo sotto stretta osservazione nel reparto di Pediatria del nosocomio catanese. Forse non saranno necessari speciali interventi per riacquistare la mobilità del braccino. Sul luogo dell’incidente, e poi anche durante il percorso per arrivare all’elipista, sono stati presenti sia la Polizia municipale del Comune di Randazzo, coordinata dal comandante Gaetano Cullurà, che i carabinieri della locale Stazione. Saranno proprio questi ultimi a condurre le indagini per capire come sia accaduto il brutto incidente e se ci sono eventuali responsabilità o colpe. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 29-06-2020