«È alto e grosso, ma vedrete che prima o poi qualcuno ci cascherà lo stesso e si beccherà la multa ed anche una denuncia penale». Lo afferma il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, che ha deciso di dichiarare guerra a chi deturpa l’ambiente e il territorio rurale, scaricando abusivamente dei rifiuti per le strade. In contrada Sciarone, lungo la strada che dal quartiere Crocitta conduce alla provinciale “Quota 1000”, da qualche giorno un palo sorregge un impianto di videosorveglianza, alimentato da pannelli fotovoltaici. È stato installato per impedire agli “sporcaccioni” di continuare a scaricare ogni cosa in un angolo di campagna a ridosso delle zone più belle del Parco dell’Etna, costantemente deturpato da rifiuti di ogni tipo. Negli anni passati spesso in quest’area i cumuli di rifiuti hanno assunto proporzioni anche esagerate e i proprietari dei terreni vicini che giustamente hanno più volte protestato. Da qualche tempo l’area viene regolarmente pulita, ma fino ad oggi la battaglia contro chi carica abusivamente rifiuti formando discariche a cielo aperto è stata persa. Il fenomeno, infatti, pur mitigato, non è mai scomparso del tutto. «Ma non è detta ancora l’ultima parola – annuncia il sindaco – Già abbiamo posto in diverse zone tradizionalmente trasformate in discariche a cielo aperto delle telecamere che ci hanno permesso di sanzionare diversi sporcaccioni. Ma non solo.
Le telecamere ci hanno permesso di studiare un po il fenomeno, facendoci accorgere che la maggior parte di questi proviene dagli altri Comuni. Pensate che c’è gente che si porta dietro i rifiuti e poi li getta nel nostro territorio. A tutti comunque residenti e non, abbiamo deciso di porre un freno. Quel grosso palo che servirà da deterrente può essere spostato. Lo sistemeremo anche altrove, sostituendolo ripetutamente con delle telecamere nascoste. La vera guerra contro chi deturpa il nostro ambiente è solo cominciata». Ed in effetti c’è bisogno di un pesante giro di vite. Il territorio di Randazzo è bellissimo dal punto di vista ambientale. Fa da naturale ingresso alle zone più belle dei Parchi dell’Etna e dei Nebrodi e vederlo deturpato da cumuli di vecchi pneumatici e bottiglie di birra, carcasse di frigoriferi e vecchi materassi è una offesa alla civiltà. La telecamera anti-rifiuti GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 02-07-2020