Riparte dai giovani maturandi il riscatto del piccolo Comune di Maniace, interessato da gravi fatti di cronaca nell’ultimo periodo. Lo scioglimento del Comune, arresti per droga, e altri piccoli episodi hanno portato il nome di Maniace agli onori della cronaca. Proprio per questo il superamento degli esami di maturità con il massimo dei voti non solo è un motivo di grande soddisfazione, ma diventa anche un motivo di speranza per una rinascita nel segno della cultura e della legalità. E avere 5 alunni con questi risultati, in un paese di soli 3.700 abitanti, è un segno di orgoglio soprattutto per i disagi che questi ragazzi sopportano per continuare gli studi. Maniace, infatti, è composto da 18 contrade, alcune distanti vari chilometri anche tra di loro, in una zona periferica e isolata tra l’Etna e i Nebrodi e lontana dal capoluogo di provincia. Gli studenti devono andare a Bronte o Randazzo, se non più lontano, per seguire le loro aspirazioni, anche se dal 2008 anche a Maniace esiste un istituto superiore che è L’alberghiero. Durante la settimana la sveglia suona presto, per prendere il bus e andare a scuola, per tornare nel tardo pomeriggio.
Sacrifici ripagati adesso dai voti, che hanno premiato questi cinque ragazzi, il cui percorso scolastico, come tanti altri, è iniziato all’Istituto Comprensivo “Carlo Levi” vero punto di riferimento, insieme alla Parrocchia, per la crescita culturale della popolazione. Una crescita che negli ultimi anni è stata notevole, sono infatti passati gli anni in cui a Maniace gli episodi di cronaca nera erano all’ordine del giorno, e l’ultimo periodo ha originato un principio di sconforto dovuto al fatto di ripiombare in anni bui. Per fortuna, in un periodo funestato dal coronavirus, ci hanno pensato questi cinque ragazzi a ridare fiducia al paese. Grazie a Amelia Musarra ed Elena Tilenni che hanno avuto 100 e lode all’Istituto “Benedetto Radice” di Bronte in “Amministrazione, Finanza e Marketing”, ed a Miriam Valenti Pettino, Saida Atif del Liceo della Comunicazione “Nicola Spedalieri” di Bronte, e infine Roberta Tilenni del Liceo Scientifico di Bronte, oggi i protagonisti sono i giovani. E a loro che dobbiamo dare fiducia e consegnare nelle loro mani il nostro futuro. E’ tempo che iniziamo ad investire su di loro, a ripartire con la loro voglia di riscatto e di vedere un futuro migliore di quello a cui abbiamo assistito finora. In bocca al lupo ragazzi! LUIGI SAITTA