Protagonisti dell’ennesima disavventura, conclusasi per fortuna a lieto fine grazie alle squadre dei vigili del fuoco, una comitiva di amici – composta da tre ventiquattrenni abitanti a Roma – che martedì pomeriggio, partiti dal rifugio Ragabo, si è smarrita lungo i sentieri che conducono alla “Grotta del Gelo”, in territorio di Randazzo. Durante la “scarpinata”, uno dei tre giovani romani si allontanava dal resto della comitiva, dicendo che tutti e tre si sarebbero ritrovati qualche ora dopo alla “Grotta del Gelo”. Gli escursionisti, giunti dopo qualche ora alla “Grotta”, non hanno però trovato il loro amico. Non c’era traccia. Non solo, il suo cellulare risultava non raggiungibile. Dopo averlo atteso per qualche ora, con il timore che potesse essergli accaduto qualcosa di grave, hanno lanciato l’allarme alla Sala operativa del 115.
Le prime squadre di vigili del fuoco ad intervenire nella ricerca del ragazzo e dei suoi due amici (smarritisi anche loro subito dopo non conoscendo la zona) sono state quelle dei distaccamenti di Randazzo e Maletto (volontari), in nottata si sono aggiunti anche i volontari di Linguaglossa. Rintracciati i due escursionisti che avevano lanciato la richiesta di soccorso, le ricerche, con l’ausilio di un elicottero del Reparto Volo di Fontanarossa, sono state estese ai sentieri impervi circostanti alla “Grotta del Gelo”. Nel frattempo, il giovane dato per disperso dai suoi amici, seguendo un piccolo sentiero raggiungeva a notte inoltrata la contrada Pirao, in territorio di Randazzo. Il ventiquattrenne, raggiunto il rifugio Ragabo con un mezzo di fortuna, ha potuto così riabbracciare i suoi due amici. Per il giovane non si è reso necessario l’intervento del 118. SALVO SESSA Fonte “La Sicilia” del 13-08-2020