Si muove poco per l’ospedale di Bronte, ultimamente in difficoltà per i tanti problemi che lo attanagliano e che finora non hanno trovato soluzione. In un periodo di ferie, purtroppo, per muovere qualcosa ci vuole del tempo che spesso molti pazienti non si possono permettere, il tutto aggravato da una situazione in cui l’emergenza coronavirus ha reso difficile la vita degli operatori sanitari e di chi lavora in ambito ospedaliero. Così, a distanza di venti giorni, nulla è cambiato nel nosocomio brontese, anzi, nonostante la nomina di un direttore per la Cardiologia effettuata il 14 agosto, l’ambulatorio rimane ancora chiuso e lo rimarrà ancora per un pezzo se non cambia qualcosa. Dei due cardiologi in servizio a Bronte uno è in malattia e il rientro non è previsto in tempi celeri, l’altro è stato trasferito a Biancavilla, per svolgere lo stesso lavoro di Bronte, con il risultato che a Bronte al momento l’ambulatorio resta chiuso. E questo, oltre a portare dei gravi disservizi per gli utenti e per il pronto soccorso, porta anche a maggiori esborsi economici per l’azienda, in quanto chi deve effettuare un intervento o un elettrocardiogramma urgente, viene trasportato con un’ambulanza, anche privata, a Biancavilla o Paternò, con un servizio che ha un costo non indifferente.
Oltre a ciò, a breve inizieranno i lavori per installare la nuova Tac e questo comporterà sicuramente altri trasferimenti, proprio per effettuare gli esami con questo particolare strumento. Un lavoro in più per il personale medico e infermieristico del nosocomio, che in questi casi viene sottratto alle loro normali mansioni. Ma non è solo questo il problema. Le carenze di personale sono anche in Pediatria e al Pronto soccorso. Anche in Pediatria uno dei medici è momentaneamente trasferito a Biancavilla e per assicurare la continuità del servizio si ricorre a turni in straordinario con un carico di lavoro per i medici pesante, specie in questo periodo in cui alcuni vanno in ferie. Problemi di personale anche al Pronto soccorso dove, per coprire i turni, vengono utilizzati i medici della Chirurgia e della Medicina e dove quasi sempre c’è un solo medico in turno, che spesso non è sufficiente per fare fronte al carico di lavoro da affrontare. Problemi che si trascinano da mesi e che ora hanno bisogno di un’immediata soluzione. Con la fine delle ferie, inizieranno i lavori per la nuova e attesa Tac, che serve per garantire degli standard sanitari di livello.
E si aspetta anche la nuova ambulanza, promessa ai tempi del dottore Giammanco e ancora in attesa di essere comprata e consegnata, nonostante gli adempimenti di gara siano stati esperiti. L’Asp comunica quanto segue: «Per quanto attiene ai cardiologi, il direttore sanitario, dr. Antonino Rapisarda, ha già convocato il dirigente responsabile del servizio dottor Valadà per affrontare la questione e impartire le istruzioni necessarie al fine di garantire omogeneità assistenziale sul territorio. Per quanto riguarda i pediatri, lunedì prossimo sono stati convocati tre specialisti per la firma del contratto di lavoro a tempo determinato, in attesa dell’espletamento dei concorsi, grazie ai quali si farà fronte alle esigenze d’organico anche per Bronte». Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 27-08-2020