Nel quadro delle attività predisposte dal Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano, mirate a contrastare ogni forma di illegalità, è stato denunciato D.L.V., classe 1967, persona con diversi precedenti di polizia, per porto di oggetti atti ad offendere. L’uomo è stato sorpreso mentre viaggiava a bordo della sua autovettura, nel corso di un posto di controllo organizzato dalla squadra “Volante” del predetto Commissariato nella centralissima piazza S. Agostino. Il predetto alla vista degli Agenti tentava di eludere il controllo immettendosi all’interno dell’area di servizio presente nella stessa piazza, ma veniva raggiunto dagli operatori di polizia, bloccato e identificato. Effettuata un’accurata perquisizione sul veicolo, venivano rinvenuti sotto la ruota di scorta riposta all’interno del bagagliaio, e celati da un tappetino, diversi strumenti da punta e da taglio (un cacciavite della lunghezza pari a venti centimetri; uno scalpello avente lunghezza pari a 29 centimetri; una pinza in ferro; due tronchese di lunghezza pari a 20 centimetri circa e una chiave a pappagallo lunga 24 centimetri.), della cui presenza non veniva data alcuna giustificazione.
A seguito di ulteriori ricerche si accertava che l’uomo era stato arrestato per il furto di un cancello nello scorso mese di luglio. Pertanto, D.L.V. veniva denunciato in stato di libertà all’autorità giudiziaria per aver violato la normativa sul controllo delle armi che punisce, chi, fuori dalla propria abitazione, porta senza giustificato motivo strumenti da punta e da taglio che possono essere utilizzati quali strumenti di offesa alla persona e che prevede l’arresto da un mese ad un anno. Si accertava, altresì, che l’uomo denunciato era sprovvisto di patente di guida e che il veicolo risultava sprovvisto della prescritta copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi nonché della carta di circolazione, motivi per i quali si procedeva alle relative contestazioni per le violazioni al codice della strada con l’applicazione di sanzioni amministrative per un importo pari ad oltre seimila euro. Si protrarranno ancora per diverse settimane i controlli mirati al ripristino delle regole basilari, quali quelle sancite dal Codice della Strada, che costituiscono un valido baluardo per la difesa di un’ordinata convivenza civile.