I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Randazzo hanno arrestato nella flagranza un 19enne del posto, poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. A scanso di equivoci i militari avevano già posto la loro attenzione sul giovane spacciatore e i suoi movimenti, tanto da prelevarlo e farsi accompagnare in quel casolare di via Adua, già censito e trasformato in laboratorio per il confezionamento della cocaina, luogo in cui, previa perquisizione, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 33 grammi di cocaina, 1 bilancino elettronico di precisione, del materiale comunemente utilizzato dagli spacciatori per confezionare la sostanza stupefacente da piazzare al dettaglio, nonché 2.185 euro in contanti ritenuti provento dell’attività illecita.
Certo la superficialità o la spavalderia del pusher avrebbe comunque consentito ai carabinieri di dare un volto al conduttore del laboratorio che aveva lasciato sul tavolo da lavoro la propria patente di guida (che potrebbe, chissà, essere stata utilizzata anche come strumento per preparare una striscia di cocaina da sniffare).L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato relegato agli arresti domiciliari.