È allarme Covid a Randazzo. Il sindaco Francesco Sgroi non ha ancora i dati ufficiali da parte dell’Asp su quanti effettivamente siano i positivi al coronavirus, ma in tanti dopo aver effettuato il tampone rapido nei laboratori privati comunicano ai propri medici e spesso anche su Facebook la propria positività. Uno studente positivo anche in una classe della scuola media “De Amicis”, con il dirigente scolastico, il prof. Salvatore Malfitana, pronto a sospendere l’intera classe affinchè allievi e docenti rimangano in isolamento fiduciario, in attesa oggi che tutti facciano il tampone molecolare. Che la situazione sia difficile, anche in mancanza ancora dei dati ufficiali, lo dimostra il tono del comunicato video inviato dal sindaco sui social: «In questo momento – ci racconta – undici famiglie sono in isolamento e solo ieri l’Asp ha disposto 30 tamponi cui attendiamo ancora l’esito. In questa situazione che sta diventando difficile io rinnovo l’appello al meticoloso rispetto dei comportamenti anticovid. Tanti puntano il dito verso la scuola e mi chiedono di sospendere le lezioni. Altri credono che si debbano sospendere le Cresime nelle chiese. Costoro sappiano che non è potere del sindaco sospendere le lezioni nelle scuole superiori, ma al di là di questo tutti sappiamo bene che non è in classe, dove le norme anticovid vengono rispettate, che i nostri figli rischiano il contagio. Come non è nelle chiese, se si rispetta il distanziamento segnato fra i banchi e le indicazioni dei parroci. Bisogna fare, invece, attenzione agli assembramenti fuori dagli istituti scolastici, fuori dalle chiese e soprattutto nelle feste e nei ricevimenti dopo le cerimonie. Questi sono giorni difficili ed il buon senso imporrebbe di evitare feste con centinaia di invitati o ricevimenti dove non è possibile rispettare il distanziamento personale. E tutti abbiamo un dovere: evitare che il virus non raggiunga la popolazione anziana».
E ieri il sindaco ha organizzato un vertice con le forze dell’ordine per chiedere un aumento dei controlli in una cittadina che sembra spaventata. Che sia quasi psicosi da Covid, infatti, lo dimostra il fatto che ieri mattina nei laboratori privati c’erano le code per effettuare i tamponi rapidi. «So che sono stati a centinaia a sottoporsi al test – conclude il sindaco Sgroi – ma fortunatamente non ho ricevuto fiumi di telefonate che mi annunciano nuovi positivi e questo mi rincuora». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 09-10-2020