Ha di nuovo scritto all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, al direttore generale della Seus, dott, Davide Croce, e alla dottoressa Isabella Bartoli direttore della centrale operativa del 118 di Catania, il sindaco di Maletto, Pippo De Luca, per protestare per il continuo va e vieni dell’ambulanza assegnata alla postazione di Maletto, che dal 24 agosto spesso manca, mandata in sostituzione di quelle guaste in altre zone, e che ieri ha visto un epilogo ancora peggiore. Infatti dopo oltre una settimana senza ambulanza, il giovedì il cosiddetto “muletto” che era momentaneamente a Bronte, è tornato libero, ed è stato portato a Maletto. Ma ieri mattina, l’amara sorpresa, gli operatori si sono accorti che qualcosa non andava, e dopo un controllo, hanno visto che c’era un problema alla ruota, tanto da dovere ricorrere al carro attrezzi, per portare il mezzo in officina per l’eventuale sistemazione. «Sono molto amareggiato – dichiara il sindaco Pippo De Luca – sia per il trattamento avuto come cittadino, che come istituzione, ho inviato pec a tutti gli enti che avrebbero dovuto risolvere il problema, e ieri ho inviato una nuova nota per capire come risolvere il problema, e devo dire, che ad oggi, oltre ad essere senza ambulanza, nessuno si è degnato di dare una risposta alle nostre rimostranze. Per questo ho dato mandato al Nostro legale, per capire se ci sono i presupposti per mandare un esposto alla Procura, per interruzione di pubblico servizio.
Infine vorrei capire i criteri di fermo dei mezzi, visto che ogni volta che c’è un guasto di un’ambulanza, vedi Linguaglossa, Randazzo o Bronte, l’unica ambulanza che tolgono è quella di Maletto. Inoltre, se si verifica qualche ritardo nei soccorsi, ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità». Una situazione paradossale, che penalizza un Comune strategico nei soccorsi. Maletto è al centro di strade importanti, come la Ss 284 e la Ss 120, e spesso interviene anche nei Comuni vicini. I numeri della postazione sono nella media della fascia gialla, oltre 800 interventi nel 2019, e oltre 500 nel 2020, con circa 70 interventi eseguiti ad agosto. Poi dal 24 agosto, è iniziato il calvario, con un’assenza del mezzo, quasi continua. R.P. Fonte “La Sicilia” del 11-10-2020