Inizia a vedere uno spiraglio di luce l’ospedale di Bronte, dopo un periodo con mille problemi, ma con un nosocomio, comunque, in grado di dare un discreto servizio all’utenza, grazie anche all’abnegazione del personale che ci lavora. Ora, finalmente, qualcosa si muove, e le nuove attrezzature sempre promesse e mai viste, iniziano a prendere servizio. Infatti, proprio in questi giorni, è stato completato il montaggio della nuova Tac, con i lavori che sono stati realizzati nei tempi previsti. In circa un mese, periodo in cui il nosocomio è rimasto senza tac, e, come era stato ampiamente detto, nel reparto di Radiologia è stata smontata la vecchia ed ormai obsoleta Tac a 6 strati, installata anni fa a Bronte, dopo diversi anni di servizio nell’ospedale di Paternò, e al suo posto è stata installata una Tac a 64 strati, di ultima generazione e che porterà il livello di esami ad uno standard di molto superiore a quello attuale. La nuova Tac, infatti, oltre a sistemi di analisi aggiornati, ha una potenza 10 volte superiore a quella precedente, e permette una migliore risoluzione e profondità di esame. In questi giorni, la Tac ha effettuato qualche esame, sia per controllare che tutto sia a posto, in attesa del definitivo collaudo e messa in opera.
In questo modo i tecnici della Radiologia, provano la nuova apparecchiatura costata quasi 700 mila euro, e finanziata dall’Asp 3 Catania. Con questa cifra, oltre all’apparecchio, è previsto anche il montaggio già effettuato, e soprattutto 6 anni di assistenza, oltre i due di garanzia, da parte della ditta fornitrice. Tutto questo, nei prossimi anni, dovrebbe limitare il fermo della Tac, che a Bronte, ultimamente era quasi routine per i guasti. Un impegno che il direttore dell’Asp, dottor Maurizio Lanza, aveva assunto appena insediato, e che a breve sarà completato. Tra poco, anche i locali del nuovo pronto soccorso dovrebbero essere pronti per l’inaugurazione, ed entro dicembre, dovrebbe arrivare la famosa ambulanza attesa da anni. Piccoli passi avanti, che non risolvono i molti problemi del nosocomio di Bronte, ma che sicuramente migliorano i servizi che l’ospedale può offrire all’utenza. Finalmente, dopo tante parole, arrivano anche risposte che i cittadini attendevano da tempo. Speriamo sia solo l’inizio di un nuovo corso. Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 16-10-2020