Finite da un po’ le elezioni, è tempo di bilanci, ed ho voluto appositamente attendere qualche giorno per capire gli umori di una tornata elettorale molto particolare per Bronte, e per esprimere il mio pensiero analizzando i numeri, unica cosa che in politica fà la differenza. Come è stata definita da alcuni candidati, la battaglia tra il vecchio e il nuovo, con due generazioni a confronto. Ma a guardare bene i numeri, e analizzare quanto avvenuto in questi anni, alla fine si capisce che non è così. Partiamo da una affermazione poco consona. Dell’ex sindaco Graziano Calanna che ha dichiarato che il 55% dei brontesi (riferito agli elettori attivi) non voleva Firrarello, questo è un dato vero, è un grande segno di democrazia, quella democrazia che permette a uno di vincere con regole che all’inizio sono uguali per tutti. Una affermazione vera, che però significa anche che il 66% non voleva Calanna, che l’83% non voleva Gullotta e che il 97% non voleva Valeria Franco. Tra l’altro, nelle scorse elezioni Calanna al primo turno prese poco meno del 27%, cioè il 73% dei brontesi non lo voleva. Ma in quella tornata elettorale si arrivò al ballottaggio e Calanna prese 5.710 voti, il 57% dei votanti, e circa 500 voti in più di quanti ne ha presi ora Firrarello al primo turno. Dunque per una questione di democrazia, e di rispetto verso gli elettori, è giusto dire che Firrarello è diventato sindaco in quanto più votato e avendo superato i parametri di una legge che è stata uguale per tutti. E che in Sicilia (unica Regione in Italia) prevede che con il 40% di consensi si vince al primo turno, legge, tra l’altro, voluta e votata da una amministrazione di Sinistra con il Governo Crocetta.
Espresso un importante concetto di democrazia e rispetto, passiamo ai numeri. Non ha vinto Firrarello, come pensano tutti, ma ha perso Calanna. Questo nasce dall’analisi dei voti. Infatti se Calanna, sindaco uscente, non avesse perso ben 9 candidati di grosso peso che lo hanno sostenuto 5 anni fa, oggi, forse, i risultati sarebbero diversi. Infatti contando i voti di Valentina Saporito 293 voti, espressione di Enza Meli, i 230 di Di Francesco, i 148 di Gaetano Saitta, i 141 di Salvatore Pizzuto, i 126 di Nino Galati, i 124 di Vittorio Triscari, gli 89 di Antonio Leanza e i 74 di Giuseppina Ruocco, abbiamo un totale di 1225 voti, che anche contandone la metà, per effetto della doppia preferenza, avrebbero dato un esito diverso alle elezioni. A questi potrebbero aggiungersi i 108 di Currao, che era anche lui nella coalizione Calanna e mancano ancora i voti guadagnati con l’apparentamento con Nuccio Biuso. Numeri importanti che hanno sicuramente fatto pendere la bilancia in favore di Firrarello.
Cinque anni fa, il progetto di Calanna e di questo gruppo, ha vinto le elezioni al ballottaggio, in uno scontro al secondo round, se ora non si è arrivato a questo, vuol dire che qualche scelta non è stata azzeccata e il giochetto di 5 anni fa non è riuscito. Massimo rispetto, per carità, ognuno fa le alleanze che ritiene giuste, ma poi non bisogna recriminare sui risultati. Firrarello è riuscito a mettere assieme una corazzata, che ha portato in Consiglio gente che nelle passate elezioni ha sempre portato numeri importanti, e così è stato anche questa volta. Tra l’altro Firrarello ha anche avuto dalla sua parte Aldo Catania, le scorse elezioni candidato sindaco che ha tolto voti alla sua coalizione, e che ora è stato il candidato più votato tra tutti con 431 preferenze. Sonoramente bocciati, Giuseppe Di Mulo (unico ad avere aumentato i consensi), Nino Galati, Gaetano Messina, Vittorio Triscari, che perdono consensi e il posto in Consiglio, tra l’altro sono rimasti fuori il Presidente del Consiglio e il vicesindaco uscenti, vale a dire le cariche più rappresentative dopo il sindaco .
Da ammirare la caparbietà di Giuseppe Gullotta, che senza grandi big dietro riesce a fare paura ai due veri sfidanti, con la lista di Zappia che entra in Consiglio con Calamucci, consigliere uscente, e che vede un grande risultato anche con Biagio Venia alla sua prima esperienza elettorale. Infine le liste, alcune delle quali poco utili alla causa. Ben 28 i candidati che hanno preso 3 voti o meno, e addirittura 16 a zero voti. Una lista di Calanna ha preso meno dell’uno per cento, e ben 16 candidati delle sue liste hanno preso 3 voti o meno, in 9 addirittura zero voti. Questo vuol dire che qualche lista in meno ci poteva stare.
Infine, premio per la coerenza e la correttezza a Valeria Franco, che pur sapendo che in questo periodo il M5S è in un momento di calo senza precedenti, ha avuto il coraggio e la coerenza di andare a scontrarsi contro dei transatlantici. Pur con pochi appoggi e senza grandi mezzi, ha voluto andare fino in fondo, consapevole che non avrebbe avuto grandi chances. Ora le elezioni sono finite, i proclami e le dichiarazioni pure. E’ il momento di mettere da parte astio e discussioni per avere a cuore Bronte e il suo futuro. Ospedale, zona artigianale, cimitero, ss. 284, strada di raccordo, sport, cultura, e soprattutto lavorare per i giovani e per dare a loro un futuro, sono temi importanti, che devono essere sviluppati con l’aiuto di tutti. Lo dovete a Bronte, ai brontesi e a tutti coloro che vi hanno votato, qualunque fosse lo schieramento. Buon lavoro!!!
Saitta ???? quando si fanno le analisi del voto ???? la prima cosa da dire/scrivere sono i votanti ???? quindi dovevi scrivere che nel 2015 i votanti sono stati 10.500 circa ???? mentre alle ultime quelle di qualche settimana fa sono stati 12.000 circa ???? quindi alle ultime amministrative abbiamo avuto 1.500 voti in più ???? Quindi la risoluzione del primo quesito è ????:
-come mai tutta sta differenza di voti?
-chi sono sti votanti?
-chi dei tre candidati ne ha beneficiato di più di sti voti? ???? e poi ti sbizzarrisci a scrivere il resto ???? certo dal tuo punto di vista ovviamente ???? come hai egregiamente sottolineato ????
Tantissime cose buone ???? popolo Brontese ???? e non ????
(il commento è stato un eccezione ????)
Anzi era il ballottaggio con 10.500 voti circa ???????? andando a rivedere i voti del 2015 ???? ho notato che c’è una differenza di 2.000 voti ???? e non 1.500 ???? tra le elezioni del 2015 e quelle ultime ???? perché i voti regolari ai 5 candidati a sindaco del 2015 sono 10.300 circa ???? quindi rapportandoli alle ultime elezioni la differenza è circa 2.000 voti ???? E per risolvere il problema ???? fatti sempre le stesse domande ????????