Si scava alla ricerca dell’acqua perduta. Si scava principalmente in via Sodato Emanuele, ma probabilmente si scaverà anche nella provinciale “Sciarone”. Troppa l’acqua che si perde nel tragitto fra l’acquedotto e le abitazioni, che in questo momento soffrono la sete perché, se non si ha una sufficiente vasca di riserva, dai rubinetti l’acqua esce poche ore al giorno. «Da sempre, a fine ottobre o novembre – spiega il sindaco Francesco Sgroi – registriamo un calo delle nostre risorse idriche. Questo, infatti, è il periodo in cui le falde acquifere e le sorgenti risentono della siccità estiva. A Randazzo però esiste un altro problema. Lo abbiamo sempre saputo. Nella nostra condotta idrica –afferma – si perde troppa acqua, così tanta da condizionare la pressione ed il servizio. Così ho fatto esaminare il fenomeno ad una ditta esterna, scoprendo che se dal pozzo di Santa Caterina fuoriescono 30 litri di acqua al secondo, in via Soldato Emanuele ne arrivano 9». In pratica 21 litri di acqua al secondo si perdono nel sottosuolo prima ancora che la condotta arrivi alle case.
Ed allora la società ha effettuato dei rilievi con particolare geoscanner, individuando due punti dove è probabile si trovino delle perdite. In verità per i residenti di via Soldato Emanuele si è trattato un po’ della scoperta dell’acqua calda. Da sempre con il silenzio della notte in un preciso punto si poteva ascoltare sotto l’asfalto il classico rumore di uno spruzzo d’acqua a pressione. Guarda caso è proprio li che adesso si sta scavando. «Forse in passato non c’erano le risorse – risponde il sindaco –Noi vogliamo risolvere il problema perché 21 litri di acqua al secondo non sono pochi. Se venissero tutti immessi nella condotta la qualità del servizio idrico migliorerebbe». Ed infatti appena si è scavato subito è stata trovata così tanta acqua da… spaventare i residenti. «Adesso – conclude il sindaco – ripareremo la falla nella conduttura in vetroresina. Verrà effettuato un lavoro definitivo e duraturo nel tempo. Poi rifaremo le rilevazioni per capire se abbiamo recuperato acqua a sufficienza o se bisogna scavare in altri posti». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 27-10-2020