Continuano a salire i casi covid. Ieri dai terminali dell’Usca risultavano addirittura 160. Lunedì scorso quando la Regione siciliana non ha confermato la zona rossa erano 151. Nove casi in più che però non preoccupano il sindaco Francesco Sgroi: «Non mi preoccupano perché i nuovi casi non fanno parte di nuovi e incontrollati focolai. Il fenomeno è sotto controllo, anzi attendiamo con ansia di vedere prima o poi diminuire il dato con le persone che sappiamo già essere guarite. Siamo tranquilli anche perché è evidente come il trend sia in discesa. In questo mese, dal 5 al 19 ottobre siamo passati da 2 a 147 casi. Grazie alla “zona rossa” abbiamo rallentato il contagio. Se il 18 avessimo consentito le celebrazioni delle cresime con i relativi momenti conviviali, chissà cosa sarebbe successo. Invece abbiamo salvaguardato al salute di tutti e se prima in 14 giorni ci sono stati 145 casi, da allora ad oggi solo 15 casi e tutti in famiglie già in isolamento». Poi aggiunge: «Ieri abbiamo effettuato 66 tamponi nella scuola media e tutti sono risultati negativi». Per questo il sindaco ringrazia il direttore sanitario del Distretto dott. Antonio Salanitri e i giovani medici dell’Usca: «Molti cittadini protestano con i medici dell’Usca per i ritardi nella consegna dell’esito dei tamponi. In verità loro si occupano solo del tracciamento dei contatti. L’esito dei tamponi è compito del Dipartimento di prevenzione». Un disservizio però c’è realmente, ovvero quello del ritiro dei rifiuti prodotti dalle famiglie con componenti contagiati: «Lo deve effettuare una ditta specializzata ed incaricata dall’Asp, ma con l’aumento dei casi in tutta la provincia sono saltati tutti gli appuntamenti. Spero che all’Asp risolvano il problema».
Intanto ieri a Randazzo il Coordinamento di volontariato “Forza Intervento Rapido”, accompagnato dai carabinieri ha donato un carico di dispositivi di protezione individuale agli operatori dell’Ipab “Vagliasindi”. «Questo piccolo dono – afferma Giuseppe Coco, presidente del Coordinamento Fir – vuole essere un gesto di supporto a questa struttura che ha saputo dimostrare che con rigore e professionalità tutti possiamo proteggere i più deboli e fare la nostra parte per fermare la diffusione del virus». «Una struttura “Covid-free”– conclude Pippo Crimi, presidente dell’Ipab – in una zona rossa è una vittoria per la città». GAETANO GUIDOTTO Fonte “La Sicilia” del 31-10-2020