Adesso la parte bassa della strada in basolato lavico che da viale Kennedy conduce fino a Piano dei Grilli sull’Etna non solo è pulita dai rifiuti, che incivilmente la gente getta, ma anche video controllata per punire chi ancora si ostina a deturpare uno degli angoli più belli della parte brontese del Parco dell’Etna. Il vice sindaco, Antonio Leanza, infatti, dopo aver promosso nei giorni scorsi una campagna di pulizia dell’intera area con la collaborazione del Cai (Club alpino italiano), sotto lo scrupoloso controllo del Corpo Forestale, ha deciso di porre fine allo scempio, istallando lungo il percorso funzionali telecamere: “Da ora in poi – afferma Leanza – non saranno più tollerati comportamenti incivili e saranno sanzionati tutti i trasgressori. Permettetemi di ringraziare il Cai ed il Corpo forestale. Nei prossimi giorni effettueremo la pulizia anche della parte alta di questa bellissima strada in basolato lavico che è la nostra porta di accesso al Vulcano. Dovremmo tutti fare il possibile affinché venga ammirata dai turisti”.
Ed in effetti è vero. Arrampicandosi per questa strada non solo si può raggiunge la casermetta di Piano dei Grilli, punto base per l’escursionismo dell’Etna, ma si possono ammirare dei magnifici esempi di lave cordate, fra le poche a bassa quota raggiungibili in auto. Poi il panorama, come anche l’atmosfera sono stupendi, e salendo ci si può immergere in un “bagno” di ginestre grandi come alberi che introducono fitti boschi di lecci e roverelle. Meraviglie della natura a pochi minuti dall’abitato che pochi Comuni possono vantare. Un patrimonio che l’amministrazione comunale intende valorizzare: “Certamente. – conclude il sindaco Pino Firrarello – L’Etna deve essere un volano di sviluppo per l’intero territorio. La strada in basolato lavico che porta fino a Piano dei Grilli ed ai boschi dell’Etna rappresenta essa stessa un meraviglioso esempio di manufatto dell’uomo in perfetta simbiosi con la natura. Va valorizzata quindi, non deturpata, e chi si ostina a farlo sarà duramente sanzionato”.