Inizio dei lavori del secondo lotto della Ss 284 fino all’abitato di Adrano: ci siamo quasi. Dopo l’ag – giudicazione della gara d’appalto avvenuta il 9 novembre scorso, la consegna dei lavori e la relativa apertura del cantiere dovrebbe arrivare in 2 mesi. È quanto afferma il sindaco di Bronte, Pino Firrarello, in questo momento in casa per trascorrere la quarantena dal covid, ma particolarmente attivo al telefono per verificare che tutto proceda secondo programma. Per questo conferma che quasi certamente entro la fine del prossimo gennaio i lavori della strada potrebbero anche iniziare. «Ancora 2 mesi ed i lavori potranno iniziare –conferma –E chissà –conti – nua scherzando – che non sia un bene il fatto che comincino l’anno prossimo, superando questo nefasto 2020 di cui certamente non avremo nostalgia». Sono in tanti ad attendere l’inizio dei lavori, chiamati a realizzare un nuovo tracciato della strada statale “Occidentale Etnea” dal km 26 al km 30 tra i comuni di Adrano e Bronte. Per il territorio sarà come un passaggio epocale dal vecchio tracciato pieno di curve, causa di numerosi incidenti, a quello nuovo. L’impresa romana Donati Spa, infatti, che si è aggiudicata l’appalto per 66 milioni di euro, entro 710 giorni dalla data di consegna, dovrà realizzare una strada di categoria C1, con una carreggiata di 10,5 metri.
Una strada simile, insomma, a quella del primo lotto fino all’abitato di Bronte. Nel nuovo tracciato, lungo per l’esattezza 3780 metri, saranno realizzate due gallerie artificiali (“Cannatella” di 95 metri, e “Naviccia” di 42 metri), due viadotti (“Giordano” di 180 metri, e “Granatello” di 200 metri), 8 piccoli ponti, di cui sette per evitare che la viabilità secondaria intralci la corsa dei veicoli e uno per lo svincolo da realizzare a nord di Adrano dove si trova il passaggio a livello della Ferrovia Circumetnea. «Dopo aver seguito – aggiunge Firrarello – per anni l’iter in tutte le sedi, avrò il piacere di vedere l’inizio anche di questi lavori che per il territorio sono importantissimi. La mobilità, infatti – conclude – oggi è alla base della crescita economia e sociale di questo territorio». Fonte “La Sicilia” del 01-12-2020