Le notizie positive dei giorni scorsi brutalmente “gelate” dall’allinea – mento dei dati Asp-Usca. Se Randazzo e Bronte avevano nei giorni scorsi gioito, ieri hanno dovuto prendere atto dell’amara verità. I casi Covid sono in aumento. A Randazzo il 26 scorso il dato ufficiale indicava che i contagiati erano 68. Una buona notizia perché la curva era fortemente in discesa rispetto all’ultima rilevazione. Oggi il dato ufficiale è che a Randazzo i positivi al covid sono 104. Stesso discorso nella Bronte che si trova in piena zona rossa, quando con giubilo è stato annunciato che i positivi erano 342, esattamente 96 in meno rispetto all’ultimo rilevamento. Anche Bronte oggi si risveglia con un dato ben diverso: sono 578 i positivi. Dalle informazioni ricevute non sembrerebbe che gli aumenti siano stati repentini. Non ci dovremmo trovare, insomma, di fronte ad un’esplosione di casi. Soltanto che adesso Asp e Usca, sovraccaricati, avrebbero il dato preciso, costringendo i sindaci a rivedere le proprie comunicazioni: «Grande rammarico – afferma il sindaco di Bronte Pino Firrarello – nel dovervi comunicare una variazione nel numero dei positivi a Bronte. Il rammarico è dato da un’errata comunicazione rispetto ai dati degli ultimi giorni, che registra il numero di 578 casi nel nostro territorio, piuttosto che i circa 400, o 350, comunicati precedentemente. «Ho chiesto –continua – spiegazioni ai responsabili dell’Asp, i quali fortemente dispiaciuti per l’accaduto hanno spiegato che le migliaia di tamponi provenienti da tutta la provincia hanno impedito un allineamento corretto. Non credo che sia giusto colpevolizzare il dipartimento di Prevenzione che lavora giorno e notte: me ne assumo la responsabilità, vogliate scusarmi per il dato errato».
Nonostante ciò Firrarello mostra cauto ottimismo: «Deriva dal fatto che il responsabile del Distretto, dott. Antonio Salanitri, mi ha rassicurato che i dati si riferiscono a tamponi effettuati nel tempo e che, oltre ad alcuni nuovi casi all’interno di una struttura, gli effetti della zona rossa stanno finalmente iniziando a registrarsi. Poi i tamponi effettuati sulla popolazione scolastica non hanno registrato alcun positivo». E ieri con il coordinamento dell’assessore Angelica Prestianni, ed alla presenza degli assessori Marco Samperi e del vicesindaco Antonio Leanza, sia nel mercato coperto, sia nella zona artigianale sono stati effettuati i tamponi con il sistema del drive in. Nessun positivo fra i controllati e questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo. Intanto il sindaco di Randazzo, Francesco Sgroi, ha una spiegazione sull’aumento dei casi: «Se i test effettuati nel mondo della scuola –afferma – hanno consegnato dati estremamente confortanti, vuol dire che il virus circola nelle famiglie e negli ambienti di lavoro. Dobbiamo prenderne atto. 104 casi non è un dato allarmante, ma il rischio che aumenti è reale. Capisco la necessità della gente di libertà, ma non è proprio il momento di disattendere i le regole anticovid. Bisogna avere molta attenzione per non portare il virus a casa e contagiare i parenti più fragili. Se riusciamo a capire questo bene, altrimenti non so in futuro cosa potrà accadere.
Non vorremo certo trovarci di fronte al rischio di nuovo restrizioni». E intanto si avvicina il Natale, quando giustamente i commercianti vorranno vendere e la gente vorrà comprare. Non solo evitare assembramenti sarà necessario, ma anche rispettare il distanziamento e mantenere sempre la mascherina. «L’augurio – conclude Sgroi – è che la gente faccia propri questi concetti. Ogni distrazione o ogni leggerezza può provocare il contagio». Fonte “La Sicilia” del 02-12-2020