Adesso le condizioni per completare i 60 alloggi a canone sostenibile di via Matteo Selvaggi ci sono tutte. Dalla Regione siciliana è arrivato il finanziamento necessario per completare i lavori interrotti a causa di problemi con le imprese. Per questo motivo appena eletto il sindaco Firrarello, dopo aver ascoltato il capo dell’Ufficio tecnico del Comune, ing. Salvatore Caudullo, per capire come mai i lavori erano totalmente fermi, si è recato a Palermo dall’assessore Marco Falcone, esponendo i fatti e chiedendo le somme necessarie. «Per il completamento dei 60 alloggi di via Selvaggi – afferma infatti Firrarello – c’era la necessità dover integrare il finanziamento che ai tempi ho ottenuto da diversi fonti, ovvero dal Ministero delle infrastrutture, dall’Istituto Case popolari e dal Comune. All’assessore Falcone ho chiesto di integrare le somme affinché questa opera pubblica venisse completata, ottenendo le sue rassicurazioni». Ed oggi è arrivata la conferma dell’arrivo del finanziamento richiesto: «Ho in mano – infatti ci dice il sindaco mostrando il documento –l’atto con cui la Regione Siciliana praticamente ci ha concesso di riprendere ed ultimare i lavori. Dopo settimane di interlocuzione con l’assessorato ai Lavori Pubblici, l’Iacp di Catania e la ditta esecutrice, abbiamo ottenuto un finanziamento di altri 600 mila euro per completare e procedere.
Un ringraziamento particolare – conclude Firrarello – all’assessore Marco Falcone, al neo presidente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto autonomo case popolari di Catania Angelo Sicali, cui auguro buon lavoro, ai funzionari, al responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune ing. Salvatore Caudullo ed all’instancabile lavoro dell’assessore Roberto Landro, che come sempre ha dimostrato la competenza necessaria per rappresentare Bronte nelle sedi istituzionali. Ancora una volta abbiamo prova che Bronte sta tornando ad essere protagonista. Non vediamo l’ora – conclude il sindaco – di completare i lavori e mettere gli alloggi realizzati a disposizione dei brontesi che ne hanno diritto». Fonte “La Sicilia” del 17-12-2020