È stato un anno difficile per la postazione 118 di Maletto, che dall’inizio dell’emergenza covid, come tutte le postazioni del 118, ha pagato un pesante tributo alla lotta contro il virus. Alcuni degli operatori in servizio, purtroppo, sono stati contagiati, e oggi, grazie anche al vaccino che hanno inoculato prontamente, possono guardare al nuovo anno con un poco di ottimismo. Un anno in cui i 12 operatori che lavorano a Maletto, non si sono risparmiati, effettuando ben 750 interventi. Un numero di interventi enorme, se si pensa che nei paesi vicini sono presenti altre postazioni, con una media di oltre 70 interventi al mese, se si considera che per circa due mesi la postazione è stata chiusa per mancanza di ambulanza. In effetti, a guardare i numeri su base provinciale, la postazione di Maletto lavora a gran ritmo, molto di più di altre postazioni, ma puntualmente, appena la Seus, società che gestisce il servizio, resta senza ambulanze di riserva, la prima ambulanza ad essere prelevata è quella di Maletto, che viene mandata a sostituire i mezzi guasti o fermi per svariati motivi. Questo, oltre ad interrompere un essenziale servizio di soccorso, incide anche sul numero degli interventi, che quest’anno, infatti, sono stati quasi cinquanta in meno dello scorso anno. Soprattutto in estate, per oltre un mese e mezzo la postazione è rimasta senza ambulanza, non effettuando interventi e costringendo gli operatori ad andare a lavorare fuori, in diverse postazioni della provincia.
Una situazione che ha scatenato le ire del sindaco, Pippo De Luca, che ha scritto all’assessorato alla Salute, alla Centrale del 118 di Catania, alla Seus, e a tutti gli enti competenti, ma finora, poco è cambiato e ancora oggi quando manca un’ambulanza, spesso viene “requisita” quella di Maletto. «Voglio ringraziare gli operatori per il loro impegno e professionalità –ha dichiarato il sindaco – e quest’anno faremo di tutto affinché l’ambulanza sia sempre presente a Maletto». R.P. Fonte “La Sicilia” del 08-01-2021