Eccola la delibera dell’Asp 3 di Catania che praticamente chiude l’iter burocratico per far riprendere i lavori dell’ospedale di Bronte iniziati nel 2006 e mai completati. Dopo l’approvazione del progetto da parte del Genio civile, il direttore generale Maurizio Lanza, infatti, ha completato la procedura. Adesso l’intero incartamento dovrà essere inviato alla Prefettura di Catania per la scelta dell’impresa che completerà i lavori. Proprio così – afferma soddisfatto il sindaco di Bronte, Pino Firrarello – dopo aver seguito personalmente l’iter al Genio civile, adesso l’Asp mi ha comunicato che la delibera è stata approvata. Per appaltare l’opera a questo punto manca veramente poco. La Prefettura di Catania indicherà quale sarà l’impresa che completerà i lavori fra quelle inserite nella “White List”, ovvero l’elenco delle società ritenute lontane da qualsiasi infiltrazione di natura mafiosa. Se tutto dovesse procedere senza intoppi – conclude – molto presto potremmo conoscere il nome dell’impresa e sapere la data del nuovo inizio dei lavori». E la delibera delinea la storia dei lavori per certi versi incredibile. Ricorda, infatti, come le delibere di incarico dei progettisti risalgono addirittura al 2001 e l’approvazione del progetto al 2004, esattamente lo stesso anno in cui l’assessorato regionale alla Sanità finanziò ben 8 milioni e 200 euro.
Poi i lavori furono aggiudicati con un ribasso del 28,75% a un’impresa di Bagheria e consegnati il 18 dicembre del 2006, ma “a causa di un procedimento penale avviato dalla magistratura nei confronti della ditta” si fermarono, il cantiere fu sequestrato e posto sotto la gestione dell’Agenzia per i beni confiscati alla mafia. E da allora – aggiunge Firrarello – seguo la vicenda per non far perdere progetto e finanziamento. La delibera, infatti, sancisce che sono rimasti da utilizzare ben 4 milioni e 385 mila euro che verranno spesi per l’intero corpo “C” dell’ospedale. Quello sito nella parte alta del presidio ospedaliero. Dovrà essere reso antisismico e soprattutto adeguato a ospitare i reparti. Finalmente – conclude il sindaco – possiamo dire che l’incubo è finito: i lavori saranno completati». Fonte “La Sicilia” del 03-02-2021