Il Consiglio comunale, con il voto contrario del gruppo di minoranza, ha approvato il Bilancio di previsione 2020-2022. Pollice verso dell’opposizione anche per quanto riguarda il conto consuntivo. Approvato, invece, perché scaturente da sentenza, anche dall’opposizione (tranne che dal consigliere Leanza che ha votato contro), il debito fuori bilancio relativo a un pignoramento operato da un professionista a cui non era stata pagata la prestazione. I fatti risalgono al 2011, quando il sindaco dell’epoca, Antonio Caputo, con proprio decreto n. 1 dell’11 gennaio ha nominato l’avv. Santo Li Volsi componente della Commissione esterna di gara per la valutazione dei partecipanti alla gara d’appalto per gli insediamenti artigianali sottoscrivendo un disciplinare di gara e convenendo il compenso in 15mila euro. Ma quando, a conclusione dei lavori della Commissione, il professionista ha presentato la fattura, questa non è stata pagata per intero, ma soltanto in parte: 5mila euro. Così il professionista, dopo ulteriori richieste, non ricevendo alcuna risposta, si è rivolto al giudice e poi ha proceduto all’esecuzione forzata.
Nel frattempo, il debito è lievitato a quasi 24mila euro, la somma che è stata oggetto di pignoramento. In merito, al fine di accertare eventuali responsabilità, la minoranza ha chiesto l’istituzione di una Commissione d’indagine designando come proprio componente il consigliere Mirella Zito mentre, per il gruppo di maggioranza, il consigliere Rosanna Longo, più un altro ancora da nominare. I lavori si sono svolti con la partecipazione, da remoto, del segretario comunale e del revisore dei conti. GIUSEPPE LEANZA Fonte “La Sicilia” del 04-02-2021